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Cosap: “Ennesima gogna mediatica sui poliziotti”

“E’ l’ennesima gogna mediatica per i poliziotti”. Lo scrive in una nota il sindacato Cosap, Coordinamento Sindacale Appartenenti Polizia, il cui segretario generale Sergio Scalzo, ha inviato una nota al Ministero dell’Interno (al direttore generale del Dipartimento Pubblica Sicurezza, prefetto Vittorio Pisani, e all’Ufficio per le Relazioni sindacali del Ministero) sui fatti di Firenze e Pisa, riguardanti gli scontri tra forze di polizia e manifestanti. Scontri ai quali ha fatto poi seguito una lunga serie di accuse (mediatiche) proprio alle forze dell’ordine.

Ill.mo signor Capo della Polizia, questa Segreteria Nazionale Cosap esprime con sdegno il proprio disappunto sull’ennesima gogna mediatica che ha visto ancora una volta coinvolti servitori dello Stato, per gli episodi avvenuti durante le manifestazioni di Firenze e Pisa in sostegno del popolo Palestinese. A riguardo, come è noto, gli operatori di Polizia eseguono da sempre precise direttive dai loro superiori nella tenuta dell’ordine e della Sicurezza Pubblica e mai e poi mai hanno arbitrariamente effettuato cariche senza che esse fossero state prima autorizzate dal responsabile del servizio. Le polemiche innescate in questi giorni sugli scontri de quo, nulla hanno a che fare con eventuali ed umani errori di valutazione nel servizio, ma denotano, a parere della scrivente, solo una indecente strumentalizzazione ad opera di una opposizione politica che usa quanto accaduto per attaccare gratuitamente l’attuale Governo. La gogna mediatica scagliata sui poliziotti ci indigna profondamente, soprattutto quando essa viene strumentalizzata a fini politici. La Polizia di Stato non ha colore politico ma è una solida e sana Istituzione della nostra Repubblica, che osserva e fa osservare le leggi dello Stato, compreso l’ordine Pubblico e nel caso di specie i “manifestanti” che si sono scontrati con le forze dell’ordine, avevano tentato di forzare un cordone di poliziotti, per raggiungere obiettivi sensibili”.

“Durante la pandemia da Covid 19 ci furono numerose manifestazioni di cittadini che esprimevano il loro dissenso per l’introduzione del Green Pass ed anche in quelle occasioni ci furono violenti scontri addirittura con l’utilizzo di idranti per disperdere i manifestanti, senza che la stessa “classe politica” che oggi si erige a paladina dei “manifestanti”, che “pacificamente” hanno distrutto vetrine e danneggiato arredi urbani, esprimesse dissenso. A parere della scrivente Cosap, la sacrosanta e legittima libertà di manifestare finisce quando essa lede la libertà di un altro individuo e pertanto non sarebbe affatto ultroneo rivedere in tempi brevi nuove regole d’ingaggio per chi viene impiegato in Ordine Pubblico”.

“Non si può accettare che in base al principio della libertà di manifestare di questi signori, si possa ancora oltre consentire di attaccare gratuitamente le forze dell’ordine intente a presidiare una strada o un obbiettivo sensibile, scagliando contro questi ultimi bottiglie molotov, sanpietrini e tanto altro, solo nel nome del diritto a manifestare. Vieppiù, al monito che: “con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento” Cosap risponde che il fallimento è quando una grande Istituzione della Repubblica, come quella della Polizia di Stato viene attaccata proprio da un’ autorevole Istituzione, soprattutto quando questi “ragazzi” come vengono definiti, nulla hanno a che fare con manifestanti pacifici, ma si rivelano solo professionisti del disordine legati ad ancestrali ideologie che cozzano con il diritto di manifestare pacificamente un dissenso. Cosap esprime piena e totale solidarietà e vicinanza ai colleghi impegnati a contrastare i disordini di Firenze e Pisa”.

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