Per spostarci, riscaldare le nostre case e nutrirci, emettiamo molecole nocive. Le respiriamo ogni giorno e ogni anno migliaia di persone in Europa si ammalano per questo motivo. C’è voluto del tempo, ma nostra aria sta diventando sempre più pulita. La tecnologia ci permette di monitorarne la qualità in tempo reale e di migliorarla.
In Polonia i livelli delle polveri sottili superano regolarmente i limiti europei. Varsavia ne è un esempio: in inverno i livelli di smog nella capitale polacca fanno registrare picchi record. “Quando arriva l’inverno e la gente inizia a usare il riscaldamento è semplicemente terribile”, dice una residente.
Il riscaldamento a carbone è la principale fonte di inquinamento. L’amministrazione locale punta a sostituire queste stufe, che la gente del posto chiama “fumatori”. La città le ha appena vietate. Si stima che a Varsavia il numero di “fumatori” sia sceso da 17.000 a 4.000 in pochi anni. Ma secondo Piotr Siergiej, un attivista locale, ce ne sono ancora troppe.
“I dati mostrano che il livello del PM10 è 187 – dice Siergiej mostrando i dati di un app per monitorare il livello di polveri sottili nell’atmosfera -. Il limite è 50. Quindi il 400% oltre il limite. Stiamo cercando di utilizzare i dati. La gente dice: ‘No, non c’è inquinamento atmosferico, di cosa stai parlando? Non sento nessun odore. L’aria è piuttosto grigia, ma in inverno l’aria è sempre grigia!’. Se dieci anni aveste chiesto a qualcuno quale fosse la principale fonte di inquinamento, vi avrebbe risposto: ‘Le auto, ovviamente’. Ma oggi direbbe: ‘I fumatori, ovviamente’. Quindi siamo riusciti a cambiare la percezione dell’inquinamento atmosferico nella società polacca. E dopo le persone ci proveremo con i politici”.
Fonte: Euronews Italia