HomePoliticaCorvaia prova lo scatto alla Pantani: fuga per la candidatura a sindaco?

Corvaia prova lo scatto alla Pantani: fuga per la candidatura a sindaco?

TAORMINA – Mentre le opposizioni provano ad organizzare tavoli, comitati, coordinamenti, cenacoli, spin-off del G7, rimpatriate e rendezvous vari, a Taormina c’è già qualcuno che non si nasconde e sta andando alla sfida frontale con l’Amministrazione in carica. E’ Nunzio Corvaia, l’ex assessore delle Amministrazioni Passalacqua, D’Agostino e Bolognari, che a marzo è tornato al palazzo municipale per la surroga in Consiglio comunale (in sostituzione della defunta Francesca Gullotta), ha rischiato la decadenza già 15 secondi dopo l’ingresso in aula consiliare, è rimasto tra i banchi del Consiglio e sta dispensando sciabolate a destra e a manca, a suon di accessi agli, atti, denunce e interventi su vari temi amministrativi.

Corvaia ha incassato la nomina a coordinatore comunale di Forza Italia e ora si avvia a diventare uno dei legittimi pretendenti alla sindacatura nella lunga competizione che si comincia già a riproporre e risvegliare sul versante anti-deluchiano. In un panorama politico locale ringalluzzito (e confuso) dalle Europee, che vedrà ambire alla sindacatura un gruppone di almeno una decina di “papabili” auto-candidati, si registrano i primi movimenti significativi. Tra una bordata e l’altra all’Asm, Corvaia si è alzato sui pedali ed è scattato sul Monte dei Giurati per lasciarsi alle spalle il gruppone. Nunzio prova il cambio di passo, va in forcing e studia una “fuga alla Pantani” verso un traguardo – quello delle urne -, che a Taormina è ancora lontano ma forse non troppo. Il voto potrebbe, tra l’altro, materializzarsi in anticipo in base a quello che accadrà a Roma e lo abbiamo già detto e spiegato che la questione del referendum sull’autonomia differenziata rischia di innescare un effetto domino. Il resto lo faranno le valutazioni sempre imprevedibili (o quasi) di Cateno De Luca, che già prepara l’assalto alla presidenza della Regione, si lancerà in maniera totale nella battaglia palermitana e con molta probabilità deciderà di chiudere in anticipo la sua esperienza di sindaco a Taormina.

E’ ancora presto per tutti questi ragionamenti e si vedrà, anche se in merito alle vicende locali degli anti-deluchiani già emerge una riflessione di non secondario conto alla fine di questo ennesimo gran premio della montagna, all’appuntamento con la volata finale contro il futuro candidato di Cateno si presenterà un unico sfidante o stavolta sarà uno sprint (almeno) a tre? L’eterno antagonismo vanesiano in salsa taorminese fa capire quale potrebbe essere lo scenario.

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