Giuseppe Conte prosegue il suo attacco a tutto campo al premier Giorgia Meloni. “Meloni attacca il M5S su tutto e addirittura sulla coerenza – ha dichiarato il leader dei Cinque Stelle -. Il M5S ha realizzato in meno di 2 anni e mezzo l’80% del suo programma elettorale, dai sostegni contro la povertà alle leggi anticorruzione. Perché per noi il programma è un impegno solenne con i cittadini, per altri carta straccia. Piacciano o non piacciano, si parla solo delle nostre riforme in Italia. Meloni in 1 anno e mezzo di Governo ha approvato un decreto rave, portando a processo – secondo quanto apprendiamo da Nordio – 8 persone. Scacco ai ballerini di musica techno, emergenza risolta! Poi dal palco se l’è presa con me direttamente, ricordando che ero sconosciuto alla politica e la gente non sapeva chi fossi. Anche noi non sappiamo bene chi sia Giorgia Meloni, nonostante 30 anni di incarichi politici.
A proposito di coerenza – continua Conte -, Giorgia 1 parlava di blocco navale subito, Giorgia 2 invece è quella dell’aumento degli sbarchi dei migranti. Giorgia 1, faremo la tassa sulla banche, Giorgia 2: zero tasse sulle banche che fanno 28 miliardi di utili mentre aumentano i mutui. Parlava di aiuti per la natalità e invece registriamo il raddoppio delle tasse sui pannolini, diceva basta amichettismi e invece sorelle, cognati, parenti e amici di Fratelli d’Italia occupano i posti di potere; diceva che è finita la pacchia per l’Europa e invece ha detto sì ai tagli decisi da Francia e Germania, -13 miliardi l’anno per l’Italia. Annunciava che la legge Fornero sulle pensioni è da rivedere. La Fornero sul Governo Meloni ha detto: “Sulle pensioni sono più duri di me”. E ancora: Meloni annunciava “aboliamo le accise sulla benzina” ed ecco il taglio degli aiuti contro il carobenzina. E non è finita: 1000 euro con un click in pandemia e invece ritardi negli aiuti agli alluvionati in Emilia-Romagna. No alle trivelle, anzi sì alle trivelle. Meloni voleva il presidenzialismo ed ecco un premierato che non esiste al mondo. No al regionalismo, aboliamo le Regioni. Sì all’Autonomia di Salvini, mai privatizzazione Poste, poi sì alla vendita di metà di Poste. No a vendita compagnia aerea di bandiera ai tedeschi, Ita ai tedeschi. E qui mi fermo. Giravolte su giravolte, ci gira la testa Giorgia”.