HomeAttualità e CronacaChiamate la Sciarelli: a Taormina è scomparso il CIR per l'extralberghiero

Chiamate la Sciarelli: a Taormina è scomparso il CIR per l’extralberghiero

TAORMINA – E’ ormai trascorso un anno da quando l’11 maggio del 2021 il Consiglio Comunale di Taormina decise l’approvazione del nuovo regolamento dell’imposta di soggiorno e in quel contesto accolse anche le richieste della Associazione Albergatori Taormina, sezione “Federalberghi Extra” e condivise con la locale Associazione “TaoXenia”.

La novità più significativa di quella deliberazione stava nell’obbligo per le strutture extra alberghiere di Taormina di dotarsi di un codice identificativo di riferimento. In buona sostanza, quel codice, il CIR sarebbe un modo per distinguere le strutture in regola, che pagano i tributi e fanno il loro lavoro in modo impeccabile dai “furbacchioni” che invece si posizionano sul Web per acchiappare i clienti ma non sono in regola, non versano l’imposta di soggiorno al Comune e spesso hanno anche ulteriori criticità che li rendono, di fatto, competitori sleali verso gli altri operatori del settore. Si potrebbe e si dovrebbe delimitare il perimetro delle strutture dedite all’ospitalità, distinguendo chi fa il proprio mestiere nel migliore dei modi e chi tenta di fregare gli altri. Nell’interesse degli addetti ai lavori, da tutelare, e del Comune stesso che potrebbe incrementare il gettito dell’imposta di soggiorno e recuperare somme non indifferenti dall’attuale sommerso.

Taormina ha il merito di essere stato il primo comune nell’isola ad aver dato il segnale di voler attuare questa distinzione tra chi è in regola e chi non lo è, ha giocato d’anticipo con una delibera che va in questa direzione, considerata anche una mossa apri-pista verso l’intera Sicilia, per lanciare la sfida nell’intero territorio regionale all’abusivismo che opprime il settore del turismo. Ma si sa che tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare e a maggior ragione se si parla di Taormina c’è di mezzo più di un oceano.

Quando è quasi trascorso un anno, l’iter per il CIR è arrivato al punto della pubblicazione di un modulo di richiesta del codice identificativo comunale sul sito del Comune a questo link.

“Non si capisce perché non si sia più chiesto a tutte le strutture ricettive extra alberghiere di Taormina che vendono su internet di iscriversi fissando una deadline e anticipando delle sanzioni a chi sarà individuato dopo la scadenza in evidente stato di abusivismo”, evidenziano adesso l’Associazione Albergatori Taormina e Taoxenia che temono un’altra estate, l’ennesima, all’insegna del “liberi tutti”, con gli abusivi in campo a fare la parte dei leoni.

“Quanti sono gli esercizi extra alberghieri a Taormina?”, è la legittima richiesta delle due associazioni.

Sul sito ufficiale del G20 dei Comuni Balneari, al quale Taormina aderisce, sono stati pubblicati dati di Airbnb che confermano che a Taormina le strutture che vendono sul portale Airbnb al luglio del 2021 erano 1.149 ma è decisamente probabile che ad oggi saranno diverse di più.

Quanto altro tempo ci vorrà per attivare il Codice identificativo di riferimento e mettere un freno agli abusivi a Taormina? Speriamo si faccia in fretta e che anche su questa iniziativa ci si dia una mossa. Al momento su questo iter è mistero e forse dovremo chiamare Federica Sciarelli: che fine ha fatto il CIR e chi l’ha visto?

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