TAORMINA – “Taormina ha la necessità di avere un porto turistico al servizio del territorio ma la collocazione naturale di questa tipologia di struttura è a Giardini Naxos”. Così ai microfoni di TN24, l’imprenditore e ristoratore, Peppe Chemi, proprietario (con il fratello Antonio) nella Perla dello Ionio dello storico ristorante “La Botte”.
“Un porto turistico – spiega Chemi a TN24 – è fondamentale in un territorio come Taormina, frequentato dal jet set internazionale e a maggiore ragione in questa fase caratterizzata dall’apertura di brand importanti che hanno scelto questa città per investire. Se guardiamo ad altre realtà, anche altre località di prestigio e allo stesso modo delle mete meno rinomate della nostra, hanno comunque un porto. In passato mi diceva Lucio Dalla che sarebbe fondamentale un approdo turistico per Taormina. Lui aveva la sua barca per arrivare in Sicilia e lamentava proprio l’impossibilità di poter attraccare qui. Ne parlava spesso anche con mio padre”.
“E’ una questione che necessita di una svolta. Tanti personaggi famosi vengono qui in estate con il loro yacht e parliamo di personalità alto-spendenti. E’ una tipologia di turismo di livello, che certamente può aiutare e spingere l’economia di questo territorio”, evidenzia il noto ristoratore taorminese.
“La soluzione più praticabile – secondo Chemi – sarebbe quella di completare il porto di Naxos, fare una struttura quindi in collaborazione tra Taormina e Naxos. Il campanilismo non serve a nessuno. Chi arriva a Naxos, poi sale a Taormina. Lo vediamo e lo viviamo anche noi perché alcuni clienti lasciano la barca a Riposto e poi vengono qui. Non avrebbe senso la prospettiva di fare scempio della baia di Villagonia. Sono stato nei giorni scorsi in Costa Azzurra, a Montecarlo hanno cementificato la zona del lungomare con delle palazzine orrende. Ecco perché credo che poi non si debba commettere lo stesso errore e si deve evitare il rischio di analoghe speculazioni. A Giardini Naxos c’è la collocazione naturale del porto, non ci si deve complicare la vita. C’è sempre un problema di mentalità e occorre andare oltre e non rovinare il paesaggio della zona mare, che rappresenta un valore aggiunto per Taormina”.
Infine la problematica dell’assalto antropico del periodo estivo alla Riserva di Isola Bella: “A mio avviso – conclude Chemi – andrebbero contingentati gli ingressi ad Isola Bella nel periodo estivo. In certi momenti l’afflusso turistico è eccessivo. Parliamo di una Riserva Naturale Orientata e andrebbe tutelata. Si potrebbe introdurre un ticket, è già così altrove”.