HomeAttualità e CronacaCarnevale 2024 a Taormina: i "servizi tecnici" (ci) costano 8 mila euro

Carnevale 2024 a Taormina: i “servizi tecnici” (ci) costano 8 mila euro

TAORMINA – Si avvicina il momento dell’uscita dal dissesto per il Comune di Taormina, che dovrebbe avvenire a maggio o giugno, e probabilmente in questo clima di ottimismo che precede la primavera si registra qualche atto che fa discutere al Palazzo dei Giurati. “Conferimento incarico per servizi tecnici relativi alla sicurezza sul territorio, consulenza ed asseverazioni in aree pubbliche in occasione delle manifestazioni del Carnevale 2024 – Studio fattibilità di eventi su vari siti del territorio comunale – Impegno della spesa”: è l’oggetto di una determina con la quale il Comune di Taormina ha impegnato 8.402 euro per l’incarico conferito ad un professionista di Calatabiano.

Ovviamente il punto non è chi sia il tecnico incaricato, cosa che esula da questa riflessione e certamente questo tecnico avrà fatto un ottimo lavoro. Allo stesso modo non ci soffermiamo neppure sul fatto che la determina sia a firma del segretario generale, Giuseppe Bartorilla, che nella qualità di responsabile di Area è esecutore, va ad attuare gli indirizzi dell’Amministrazione comunale. Singolare appare il fatto che l’Amministrazione di Taormina, in una fase che dovrebbe ancora essere caratterizzata da un uso parsimonioso delle risorse in bilancio, faccia impegnare 8 mila euro per “servizi tecnici” per il Carnevale.

Entriamo nel dettaglio. Nella determina si legge: “Con deliberazione di Giunta Municipale n. 6 del 15/01/2024, Atto di Indirizzo della Giunta municipale riguardante le manifestazioni del Carnevale 2024 è stato approvato il programma delle manifestazioni e indicate le linee da seguire dettate dall’Amministrazione comunale; in occasione degli eventi organizzati dal Comune, sia in luoghi aperti (come vie, piazze, ecc.) che in luoghi circoscritti e chiusi, l’Ente è tenuto a redigere propedeuticamente, il piano di sicurezza ed al piano di emergenza sanitario a supporto delle condizioni di sicurezza e nel rispetto delle recenti normative ministeriali in materia di sicurezza e antiterrorismo; come indicato dal Commissariato di P.S. di Taormina, è opportuno individuare le migliori strategie operative nella gestione delle pubbliche manifestazioni sotto gli aspetti della safety e della security del pubblico, che saranno poi sottoposte all’analisi accurata svolta dall’Autorità di Pubblica Sicurezza, soprattutto per quelle manifestazioni che necessitano di adeguate misure di safety in ragione di ordine pubblico; alla luce di quanto sopra indicato, qualora l’Amministrazione comunale intenda programmare e/o organizzare eventi o manifestazioni, dovrà predisporre tutta la documentazione tecnica ed amministrativa prevista dalla normativa vigente redatta da un professionista abilitato per tale servizio e sottoporla agli organi competenti; pertanto, si rende necessario individuare la figura di un professionista tecnico abilitato, nella qualità di Responsabile Tecnico, per la redazione di tutti gli adempimenti tecnici ed amministrativi necessari per garantire lo svolgimento delle manifestazioni secondo le misure di sicurezza indicate dalle disposizioni di legge”.

In sostanza, si è reso necessario formalizzare ciò che attiene la sicurezza, redigere la documentazione tecnica ed amministrativa. Bene, la legge – ed è vero – esige una serie di passaggi. Su questo non ci piove. E il lavoro va pagato, anche perché chi lo svolge non lo fa per la gloria e manco per l’Opera Pia. Ma questo adempimento, nel caso specifico, per un paio di sfilate dei carri (di fatto la prima a Trappitello e la prima a Taormina, perché per il resto diventano delle repliche) richiedeva un impegno di spesa di 8 mila euro?

L’impressione è che forse 3-4 mila euro, la metà dell’importo speso dal Comune di Taormina, potevano già andare benissimo per questi “servizi tecnici”. Qualcosa si poteva risparmiare. Anche perché poi, al di là di tutti i tecnicismi, “lo studio di fattibilità su vari siti del territorio comunale” di cui necessitava il Comune non riguardava Venezia ma Taormina. Il centro e poi Trappitello, Corso Umberto e Via Francavilla: due strade, quello è il percorso delle manifestazioni di Carnevale (ah già ora c’era pure Chianchitta). Il piano in oggetto comprende altri eventi? Carnevale o non Carnevale i luoghi e le strade sempre quelli sono in questa città. Niente di più, niente di meno.

Non è una cifra dell’altro mondo, si dirà, ma tanta gente 8 mila euro se le fatica in diversi mesi di lavoro. Si ha l’impressione che si vada a proseguire una linea non dissimile dalle topiche prese dalla passata Amministrazione, che ha buttato via risorse preziose con una lunga serie di atti discutibili. E’ una tendenza a non razionalizzare i costi – diciamola bonariamente così – che si declina anche in altri incarichi di importo ben maggiore. In tempi di spending review non è pensabile che nelle varie iniziative dell’ente possano esserci incarichi a professionisti o a società i cui impegni da 50 mila euro o 100 mila euro appaiono eccessivi e vengono quantificati con la leggerezza di un cappuccino al bar Trastevere. Per essere ancora più chiari si potrebbe citare, ad esempio, pure l’impegno di spesa di 162.260,00 euro di recente assunto dall’ente per l’affidamento diretto ad una società per “L’espletamento di attività di supporto all’Ufficio tributi per la gestione del contenzioso tributario, per attività di bonifica banca dati ai fini Tari e Servizio Idrico, nonché inserimento immobili non censiti, servizio di front office, nonché adeguato supporto a tutti gli adempimenti tributari previsti per legge”.

Si fa tutto in buonissima fede, il contorno di retropensieri e/o faide in salsa paesana li lasciamo ad altri e “non ce ne pò fregà de meno“, ma è il metro di valutazione delle cose che va rivisto, anche perché poi in altri contesti, spesso pure più importanti, al Comune di Taormina torna il braccino e scatta il motivetto del “siamo ancora in dissesto”. Delle due l’una: o le risorse non ci sono, oppure ci sono e vengono spese male. In questa fase, al netto del dissesto, il bilancio pluriennale esitato il 9 dicembre scorso in Consiglio comunale ha dato buoni margini di manovra all’ente e la cassa di Palazzo dei Giurati si sta gonfiando con il recupero a mitraglia dei tributi. Le risorse il Comune le ha, non per questo bisogna darsi all’euforia da Carnevale di Rio (pardon, di Taormina) e buttare via i soldi. Bisogna razionalizzare gli impegni, prevedere una spesa più ragionevole e dare così il buon esempio. Anche fosse una questione di mero risparmio di 2,3 o 4 mila euro. Altrimenti fa bene il cittadino ad incazzarsi e a “mummuriare”. E’ il principio. Andate in pace e salite sui carri.

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