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Bufera su Orlando Russo: “Si candida a Taormina per rivalsa e sete di potere”

TAORMINA – E’ bufera sulla discesa in campo di Orlando Russo alle elezioni Comunali del 2023 a Taormina. Il sindaco di Castelmola ha reso noto di volersi candidare al Consiglio comunale di Taormina per contrastare Cateno De Luca e sulla sua presa di posizione arriva un duro attacco da parte dell’opposizione castelmolese, guidata da Angelo D’Agostino e Massimiliano Pizzolo. “Impegno Civico per Castelmola” contesta apertamente la mossa di Russo.

“Il gruppo politico Impegno Civico per Castelmola, con riferimento alle dichiarazioni del sindaco Russo circa la sua volontà di candidarsi sul fronte anti-De Luca – si legge in una nota -, interviene compatto ed evidenzia che quando si ha l’onore di essere incaricati per la più alta rappresentanza della comunità e cioè la sindacatura, bisognerebbe concentrarsi 24 ore su 24, occupandosi di migliorare la qualità della vita della stessa e lavorare per superare le difficoltà quotidianamente vissute in tutti i suoi aspetti, senza trascurare nulla, dalla gestione ordinaria alla programmazione delle azioni e non intenzioni necessarie. Evidentemente la sete di potere ed interesse che anima il sindaco di Castelmola è più forte dell’amore tanto decantato per Castelmola e i Castelmolesi”.

Da qui l’attacco a Russo: “Pensi invece alle opportunità perse in queste settimane. Pensi a tutelare il proprio territorio nell’imminente arrivo della stagione invernale successiva alla grave stagione degli incendi, mantenendo gli impegni assunti nella riunione di Mastrissa a redigere il Piano per le Emergenze Territoriali, l’armonizzazione della spesa nella sua qualità e quantità pensando ad esempio a nominare un responsabile dell’area amministrativa che non sia il sindaco come lo è adesso, cosa questa che nuoce alle corrette attività amministrative e di buona pratica. Pensi a rispettare le scadenze come quella dei bilanci”.

“Per noi questa presa di posizione da “asso di spade” in una partita politica extra-castelmolese – conclude l’opposizione – non ha senso. Riteniamo sia animata solo da sentimenti di rivalsa e non contribuisce a nulla in termini di rapporti comprensoriale se non all’esclusivo becero tentativo, personalistico, che ci chiediamo utile a cosa? Ora non ci stupiremmo se lo sentissimo inneggiare a San Pancrazio, santo patrono di Taormina, magari gridando “Cu chiù beni lu voli chiù forti lu chiama, W San Brancasiu”. Ma sarebbe certamente un inno, a nostro giudizio, ipocrita, irrispettoso e quasi blasfemo. Risponda, invece, alle nostre interrogazioni e atti di indirizzo e programmazione. Tra qualche hanno la nostra comunità pagherà la sua leggerezza ed inadeguatezza rispetto alla programmazione virtuosa e di visione futura che a Castelmola serve. Speriamo che i segnali e le volontà di azione che altri autorevoli esponenti dell’attuale maggioranza di Castelmola annunciano, possano diventare azioni alla quale sarebbe normale convergere nell’interesse della collettività tutta”.

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