HomePoliticaBottari: "A Naxos la dittatura di un sindaco, Re senza popolo"

Bottari: “A Naxos la dittatura di un sindaco, Re senza popolo”

GIARDINI NAXOS – A Giardini Naxos l’ultimo anno e mezzo di legislatura è destinato a scorrere, inesorabilmente, con i “tempi supplementari” di un’Amministrazione senza domani, che in virtù del rinvio del voto prolungherà il suo mandato ma non ha alcuna prospettiva. Chi governa ha deluso le aspettative dei cittadini ed è sempre più lontano dalle “simpatie” della gente e un’eloquente fotografia del momento arriva da un’autorevole figura del territorio. “La dittatura di un sindaco, un Re senza popolo”, è la lettera aperta del prof. Francesco Bottari, ex sindaco di Giardini Naxos.

“Sono passati, più di quattro anni, anzi cinquanta mesi, da quando a Giardini Naxos, determinato da un Consiglio comunale nato male e peggio organizzato, si sono svolte le elezioni – scrive il prof. Bottari -. Quello eletto sembrava il mantra dei consigli con un sindaco, inseguito da molti anni, invitato a cingere la corona di primo cittadino, corona sempre rifiutata. E, finalmente nell’ottobre del 2020, il gran rifiuto, è finito ed il Messia è arrivato. E, fu bello scrivere del proprio paese, presentando un giovane primario, onore e vanto della chirurgia catanese, che era riuscito ad ottenere i consensi necessari, fermando la crisi amministrativa e facendo sognare tempi migliori, tempi di crescita. E Giardini esultò. La persona designata alla carica di primo cittadino, un esperto nel campo della medicina catanese, il dott. Giorgio Stracuzzi, rappresentava il meglio, il nuovo, alla carica di sindaco. Per la città di Giardini Naxos il dottore Stracuzzi era la persona dell’azione: il simbolo dell’anno 2021. E ricomparve la speranza. E’ bello scrivere del proprio Paese, evidenziando, storia, leggende e mito. Ma il bel tempo dura poco; Il sogno finì: la crisi tornò”.

“Sin dall’inaugurazione del nuovo Consiglio, i dodici consiglieri eletti, mostrarono, la loro poco empatia, dimenticando che erano stati eletti per riportare il Paese alla crescita. I litigi riapparvero la minoranza si divise. Ma se la minoranza piangeva, la maggioranza non rideva: si spaccò. Fratelli cannibali, eletti nella stessa lista, uccidevano fratelli, non votando quanto la Giunta presentava in Consiglio, per la ratificazione. Una situazione durata parecchi mesi. L’unica voce che si sentiva era quella del presidente del Consiglio, che precisava: “Il Consiglio non approva”. Ed il caos e la confusione ricominciarono; il collasso arrivò. Il Sindaco si convinse o lo convinsero ad azzerare tutto: e la decisione, la meno politica fu presa. Le sorti del paese furono affidate a valenti professionisti, ma estranei al territorio giardinese. Un gravissimo errore. Il Consiglio non si ricompattò. Anzi, si dimise.
A peggiorare la situazione, il Tribunale di Messina , Prima Commissione, dichiarò ineleggibile il dottore Stracuzzi. Il sindaco fece appello e restò al suo posto, solo con la nuova Giunta, iniziando quella che viene chiamata: la dittatura Stracuzzi. Situazione anomala e antidemocratica”.

“Noi cittadini – conclude la nota del prof. Bottari – ci chiediamo: quanto durerà? Tenendo conto di quanto è successo e della situazione Amministrativa che stiamo vivendo, abbiamo chiesto al Signor sindaco: cosa pensa della situazione amministrativa in cui si trova la patria di Tysandros? La risposta è stata: ottima”.

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