HomeAttualità e CronacaBobby Solo a Taormina: "Venite qui, è un paradiso terrestre" (VIDEO)

Bobby Solo a Taormina: “Venite qui, è un paradiso terrestre” (VIDEO)

TAORMINA – Il mitico Bobby Solo si trova in queste ore a Taormina. Il famoso cantante romano ha preso parte ad un evento in città ed oltre alla sua esibizione ha anche regalato un “mega-spot” promozionale alla capitale del turismo siciliano.

“Siamo nella meravigliosa Taormina. Ho mangiato cose buonissime, il polipo, i cannelloni alla norma e anche il cannolo siciliano con la ricotta. Venite a Taormina è un paradiso. Voglio insistere nel fare un elogio alla Città di Taormina. Ho visto l’incredibile Teatro Antico, e la meravigliosa torretta del Parco comunale. Qui è un paradiso terrestre e non sono pagato dal Comune di Taormina per dirlo”.

Roberto Satti, in arte Bobby Solo, è nato a Roma nel 1945 ed è uno dei più celebrati cantanti del nostro Paese, un mito vivente della canzone italiana. Sulla scena ormai da quando era poco più che maggiorenne, ha sempre conservato quello stile e quell’ironia che lo rendono una sorta di icona dell’Italia “canzonettara” e spensierata che desiderava dimenticare i drammi della guerra e ancora oggi è molto amato dal pubblico.

Leggendario è il suo ciuffo, sempre curato ed impomatato sulla falsariga del modello a cui Bobby Solo si ispira, il suo punto di riferimento dal punto di vista musicale e dell’immagine, Elvis Presley e, non a caso, è unanimemente riconosciuto come una sorta di Elvis Presley italiano.

Emulo dunque del grande “Re di Memphis” che, a partire dai primi anni sessanta, ne ha riproposto stile, look e movenze. Bobby Solo ha vinto per due volte il Festival di Sanremo, nel 1965 con “Se piangi se ridi” e “Zingara” nel 1969. La sua notorietà è però esplosa al Festival di Sanremo del 1964 quando presentò in coppia con il celebre cantante americano Frankie Laine l’ormai celebre “Una lacrima sul viso”, un pezzo scritto dallo stesso Solo e dedicato all’amata sorella. “Una lacrima” è una canzone che vendette un numero spropositati di copie e che piacque subito moltissimo, sia a Festival appena concluso che in seguito (tanto che continua a vendere ancora adesso). Inoltre, caso più unico che raro per quei tempi egemonizzati dalla produzione anglosassone, si tratta di uno dei pochissimi brani italiani che riuscirono a sfondare anche all’estero.

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