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Assegno di Inclusione: valanga di domande respinte

Qualcuno pensava o sperava in un bis del Reddito di Cittadinanza ma i numeri delle pratiche accettate per il percepimento dell’Assegno di Inclusione fanno presagire un segnale decisamente amaro per chi pregustava un’altra abbuffata di assistenzialismo comodo e per tutti. Per (quasi) 3 richiedenti su 10 è arrivato un esito negativo alla richiesta di concessione del nuovo assegno previsto dal governo in carica. E tante altre domande sono ancora ferme, con la possibilità o probabilità di un analogo diniego alla richiesta del sussidio.

Il 26 gennaio 2024 è la giornata in cui sono arrivati i primi pagamenti per l’Assegno di Inclusione (Adi) e in molti sono rimasti decisamente. L’Inps ha reso noto che le domande lavorate sono state 446.256 e di queste sono state respinte 117.461, il 26 per cento. Il motivo è la mancanza di requisiti. L’Inps spiega che sono 287.704 i nuclei familiari che dal 26 gennaio riceveranno il pagamento dell’Assegno di Inclusione (Adi). La misura eè stata riconosciuta a quelle famiglie che hanno presentato la richiesta entro i primi giorni di gennaio, che hanno sottoscritto il Patto di Attivazione digitale (chiamato “Pad”) e la cui domanda ha superato i controlli preventivi relativi ai requisiti previsti dalla normativa.

Delle domande respinte è emerso che 12.222 domande necessitano di un supplemento di istruttoria per l’acquisizione della certificazione attestante il requisito richiesto per ottenere l’Adi. Una volta acquisita la certificazione l’Inps potrà procedere al pagamento dal prossimo 15 febbraio o comunque entro 60 giorni, se non dovesse arrivare la certificazione da parte degli enti preposti. 1.140 domande sono invece ancora in istruttoria per controlli interni dell’Istituto per accertamenti antifrode. Tra le 117.461 domande respinte dell’Assegno di inclusione per mancanza di requisiti la casistica è varia. Tra le principali cause troviamo: esito negativo sopra soglia su Dsu, superamento delle soglie di reddito, omessa dichiarazione dell’attività lavorativa. Bisogna fare molta attenzione ai requisiti al momento della domanda.

Le prime 287.704 domande, che hanno superato positivamente la fase istruttoria, andranno in pagamento il 26 gennaio con un importo medio di 645,84 euro. In totale le domande pervenute dal 18 dicembre sono 651.665 e c’è tempo fino al 31 gennaio per inoltrare le richieste di Adi che, superati i controlli preventivi e sottoscritto il Pad, saranno messe in pagamento già il 15 febbraio 2024. I richiedenti che procederanno alla sottoscrizione del Pad entro il 31 gennaio avranno diritto al pagamento anche della mensilità del mese corrente.

(foto agenziafotogramma.it)

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