TAORMINA – Il vicepresidente di “Patrimonio Sicilia”, Piero Arrigo, rilancia il tema dell’affollamento dei cimiteri e dell’esigenza di trovare nuovi spazi per la sepoltura dei defunti ma anche la questione della tutela della memoria storica.
“E’ importante porre l’attenzione sul problema dell’affollamento del cimitero di Taormina – spiega Arrigo – con l’estumulazione dei loculi del 900, che ha determinato un vulnus di immagine e di perdita, inoltre, della memoria storica. Per questo rilancio la mia proposta progettuale per un possibile allargamento a valle mediante tre curve di loculi a schiera degradanti verso il pendio di Piano Porto, immediatamente a ridosso del colombaio est. Si otterrebbero così più di 1140 sepolture”.
“E’ doveroso fare una considerazione sullo stato del cimitero di Taormina e agire in prospettiva, muovendosi sin da adesso – spiega Arrigo -. Stiamo perdendo infatti la memoria storica a causa della saturazione del luogo e della estumulazione per fare posto ai nuovi deceduti . Il cimitero storico coi busti marmorei è sotto tutela della Soprintendenza. Sono stati commessi abusi e demolizioni in passato, io ritengo che anche le lapidi liberty del primo 900 dovrebbero essere salvaguardate. Invece da tempo vengono divelte per destinare il loculo ai nuovi deceduti e grazie alla mia battaglia personale e quella dell’associazione Patrimonio Sicilia da qualche anno e ancora prima di questa Amministrazione vengono murate all’interno del muro di cinta. Tutto ciò può andare, non vanno assolutamente le nuove lapidi che prendono il posto di quest’ultime. Ho evidenziato un emblematico esempio nel colombaio lato est e mi chiedo cosa c’entra il “rosa del Portogallo” con la pietra grigia che da almeno centocinquanta anni caratterizza il nostro cimitero?”.
