Le opposizioni insorgono sulla posizione del governo per le pensioni. L’esponente del M5S, Chiara Appendino, contesta le scelte dell’esecutivo. “Se sei un pensionato, il governo Meloni prima ti ha promesso la minima a 1.000€ e ora ti da un aumento di 3€ al mese. Se fai parte del personale sanitario e ti spacchi la schiena in una sanità allo sfascio, del piano di assunzioni straordinario non vedi neanche l’ombra e ti tocca scioperare per farti sentire (e il 20 novembre in piazza ci sarà anche il Movimento 5 Stelle). Se lavori nella scuola e fatichi ogni giorno per dare un futuro ai nostri figli, vieni premiato con un taglio da 8.000 unità di personale. Se sei un sindaco o un presidente di regione, ricevi un taglio dei trasferimenti e sei obbligato a diminuire i servizi, ma i cittadini se la prendono con te perché il governo neanche se ne assume la responsabilità. Se sei un imprenditore, la destra ti ha promesso ogni agevolazione e ora ti rende transizione 4.0 inutilizzabile e ti taglia l’agevolazione ACE. Però attenzione: se sei una banca, il governo si siede al tavolo con te e non ti tassa per non disturbare i tuoi extraprofitti. Forte, autoritaria e sorda di fronte alle richieste dei cittadini; succube e docile quando si parla di poteri forti. È questa la logica di Giorgia Meloni e del suo governo”.
“Volete la prova di uno dei molteplici tradimenti della destra sulle pensioni? Oggi l’Inps certifica che è crollato il numero di lavoratrici andate in pensione con Opzione donna. E il motivo è semplicissimo: in campagna elettorale Fratelli d’Italia e Lega promettevano di rinnovare e addirittura rendere strutturale la misura, invece l’hanno resa inaccessibile per migliaia di donne. Presenteremo un emendamento alla legge di Bilancio per restituire a queste lavoratrici il diritto che si sono guadagnate ad andare in pensione”, aggiunge Appendino.
