HomeAttualità e CronacaAmarcord Taormina: Alberto Sordi e lo "schiaffo" del giro in barca

Amarcord Taormina: Alberto Sordi e lo “schiaffo” del giro in barca

TAORMINA – L’estate a Taormina un tempo riservava ogni estate presenze vip (davvero vip) abituali e si trattava di volti di primo piano del mondo dello spettacolo e del cinema italiano.

Tra i volti noti che hanno frequentato Taormina in passato c’è anche l’immenso Alberto Sordi, un gigante del cinema. L’attore romano, regista, comico, sceneggiatore, compositore, cantante e doppiatore italiano ha lasciato un segno indelebile nella cinematografia del nostro Paese ma soprattutto si è ritagliato per sempre un posto d’eccezione nel cuore della gente che non dimenticherà mai la sua straordinaria simpatia.

E un aneddoto particolare su Alberto Sordi riguarda anche quella che fu una delle sue vacanze a Taormina (nella foto in alto, tra l’altro, insieme a lui nella Perla dello Ionio c’era un altro grande personaggio, il produttore cinematografico Dino De Laurentiis).

Sordi decise un giorno di mare di apprezzare Taormina guardandola dal mare e così si fece accompagnare da un barcaiolo. Si racconta che durante quel giro in barca Sordi se ne stava con lo sguardo ammirato e, tra la baia di Mazzarò e l’Isola Bella, alzò più di una volta le mani in segno di ammirazione per quello spettacolo di cui stava godendo, esclamando “Mamma mia, e che è, ma quanto è bello”. Se ne stava seduto e beato ad ascoltare i racconti del barcaiolo che lo accompagnava.

Poi, alla fine di quel giro in barca, l’attore venne riportato a riva e il barcaiolo se ne stava lì in attesa, con la speranza in cuor suo, che l’attore lo pagasse e magari gli lasciasse una lauta mancia. Sordi lo guardò e disse: “Embé? (e allora? ndr). Per oggi sei pagato. Sei fortunato che hai avuto Sordi sulla tua barca“. Alla fine Sordi sorrise, mimò con la mano destra – affettuosamente – il gesto dello schiaffo e con la stessa poi indicò il mare di Taormina, dicendo al barcaiolo: “Ciao amico mio, goditi sto ben di Dio“.

Anche questo simpatico episodio potrebbe contribuire ad alimentare di per sé la narrazione che l’attore romano fosse “tirchio”: in realtà si scoprirà più in là nel tempo che proprio Sordi nella sua vita ha fatto tanta beneficenza, ma sempre in silenzio. Ha pagato cure mediche per amici e colleghi in disgrazia, ha adottato a distanza molti bambini poveri, ha fatto tante donazioni a vari Orfanotrofi, alla casa del barbone e alla casa dello studente. “I soldi non li sbatto in faccia alla gente, come fanno certi miei colleghi“, dirà poi Sordi. L’Albertone nazionale, un benefattore travestito da “tirchio”.

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