HomeItalia - EsteriAllarme Wangiri: occhio alla truffa telefonica dello squillo senza risposta

Allarme Wangiri: occhio alla truffa telefonica dello squillo senza risposta

C’è una nuova truffa telefonica contro la quale bisogna stare molto attenti. Si chiama Wangiri, conosciuta anche come la truffa della chiamata senza risposta.

Come spiegato dagli esperti di Panda Security, tutto avviene con una chiamata senza risposta con un prefisso di un numero estero. La telefonata viene realizzata in orari in cui il ricevente non può rispondere (notte o orari di ufficio). L’utente quindi, spinto dalla curiosità, prova a richiamare il numero presente nel registro delle chiamate perse. Il gioco è fatto: la chiamata viene indirizzata automaticamente verso un numero di telefono a pagamento (pratica illegale in Italia), in grado di addebitare in meno di 30 secondi anche 1 o 2 euro. Solitamente il tentativo è “one shot”, quindi è difficile trovare più chiamate perse nell’arco della giornata dalla stessa numerazione. Perché? Per non destare sospetto e alimentare la curiosità, ovviamente.

L’Interpol intanto è riuscita a rilevare anche i prefissi internazionali da cui provengono la maggior parte delle chiamate: Moldavia (+373), Kosovo (+383) e Tunisia (+216). Dal momento che anche le compagnie telefoniche sono impossibilitate a bloccare queste chiamate automatizzate, Panda Security ha condiviso qualche consiglio per mettere in guardia i consumatori:

  • Verificare il numero della chiamata in arrivo e nel caso bloccarlo. È quindi possibile bloccare il numero direttamente dal proprio smartphone o consultare il registro Agcom per verificare se il numero telefonico è presente nel Registro degli Operatori di Comunicazione
  • Utilizzare una app per bloccare chiamate indesiderate. Esistono molte applicazioni sugli store digitali. Una soluzione per iOS e Android può essere Truecaller, in grado di riconoscere chiamate spam e bloccarle in modo automatico
  • Accettare cookie essenziali. Sui siti internet, cliccando su “acconsento”, finiamo per condividere in rete molti nostri dati personali. Per questo motivo la soluzione per usufruire dei vari siti internet è cliccare il tasto “accetta cookie essenziali”.
    Infine restano sempre validi i metodi tradizionali: contattare il vostro operatore telefonico o rivolgervi alla Polizia Postale per segnalare l’accaduto.
ARTICOLI CORRELATI

POTREBBE INTERESSARTI

SEGUICI SUI NOSTRI SOCIAL

35,880FansMi piace
14,200FollowerSegui
My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.