HomeAttualità e CronacaAffittare la Villa comunale di Taormina costerà 40 mila euro

Affittare la Villa comunale di Taormina costerà 40 mila euro

TAORMINA – Il Comune di Taormina ha rivisitato costi e modalità per la concessione in affitto della Villa comunale. Entra in vigore infatti una importante modifica prevista dal Consiglio comunale, su proposta della Giunta, nell’ambito del regolamento sulla concessione in uso temporaneo dei palazzi storici e degli spazi e le sale comunali.

“Abbiamo previsto – spiega l’assessore Jonathan Sferra -, intanto, l’abrogazione delle tariffe per la concessione del Parco Trevelyan per mezza giornata, infatti in precedenza si poteva cioè locare con questa modalità il bene. Quindi i “furbi” ricorrevano a tale opportunità e potevano così risparmiare sul costo della locazione. Abbiamo rivisitato le tariffe e sulla concessione della Villa, per chi intende locarla, e ora si prevede in premessa il dovere di stipulare una fideiussione assicurativa o un deposito cauzionale, per un valore pari a tre volte il canone concessorio, a salvaguardia di questo ed altri siti comunali. Prevista la locazione di una sola zona del parco, per un importo di 4 mila euro, ma ci sarà anche la possibilità di prendere la Villa in concessione in toto per una giornata al prezzo di 40 mila euro. Tali attività si potranno effettuare al massimo per 40 volte all’anno, e – tutta la villa – per un massimo mensile di 3 volte al mese. Il 50% degli incassi andranno per opere di manutenzione e rifacimento della Villa. Prevista una scontistica in bassa stagione dal 9 gennaio al 15 marzo, con una riduzione del 40% e un incremento invece del 50% nei mesi di alta stagione, a luglio e agosto”.

La casa municipale ha precisato che vengono posti dei paletti su chi e di conseguenza per quali finalità potrà affittare la Villa comunale: “Ovviamente vogliamo privilegiare l’interesse pubblico per la promozione e agevolazione di iniziative di carattere artistico, sociale, culturale e aggregativo, promosse da soggetti pubblici e privati. Ciò ai fini degli interessi generali della collettività”, ha specificato l’assessore. “C’è un tetto massimo alle concessioni, il bene non andrà a pochi eletti, verrà salvaguardato l’interesse pubblico e la fruizione del bene a vantaggio di tutta l’utenza”.

Per la concessione con canone d’uso si prevede, infine, che “la Giunta potrà determinare la gratuità della concessione d’uso o la riduzione del canone d’uso a favore di associazioni no profit o a sostegno di iniziative ritenute di particolare valore sociale e culturale”.

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