Papa Francesco, nato Jorge Mario Bergoglio è stato, dal 13 marzo 2013 il 266º papa della Chiesa cattolica e vescovo di Roma, 8º sovrano dello Stato della Città del Vaticano, primate d’Italia, oltre agli altri titoli propri del romano pontefice.
Di cittadinanza argentina, era il primo papa proveniente dal continente americano. Apparteneva ai chierici regolari della Compagnia di Gesù (Gesuiti) ed era il primo pontefice proveniente da tale ordine religioso. Nel 2018 la rivista Forbes lo aveva classificato come il sesto uomo più potente del mondo.
Nato nel quartiere di Flores a Buenos Aires il 17 dicembre 1936 da una famiglia di origine piemontese appartenente alla piccola borghesia, era il primogenito di Mario Bergoglio e di Regina Maria Sivori. Da parte di padre, il bisnonno Francesco era nativo di Montechiaro d’Asti, mentre il nonno Giovanni Angelo era nato in località Bricco Marmorito di Portacomaro Stazione, frazione di Asti non lontana da Portacomaro, ove è sopravvissuto un ramo della famiglia; la nonna Rosa era originaria di Piana Crixia in provincia di Savona. Da parte materna, il nonno era originario di Santa Giulia di Centaura, frazione collinare di Lavagna in provincia di Genova; la nonna era originaria della frazione Teo di Cabella Ligure, in provincia di Alessandria.
Da ragazzo ebbe una fidanzatina alla quale un giorno si dichiarò dicendo “Se non mi sposo con te, mi farò prete”, ma lei non gli rispose mai.
Bergoglio è stato il primo pontefice ad assumere il nome di Francesco, scegliendo per la prima volta dopo undici secoli, dai tempi di papa Lando, di adottare un nome mai utilizzato da un predecessore (se si esclude Giovanni Paolo I, il quale unì i nomi dei suoi due immediati predecessori, papa Giovanni XXIII e papa Paolo VI).
La sua frase più bella, forse le parole simbolo del Pontificato di Papa Francesco: “Non dimentichiamo mai che il vero potere è il servizio. Bisogna custodire la gente, aver cura di ogni persona, con amore, specialmente dei bambini, dei vecchi, di coloro che sono più fragili e che spesso sono nella periferia del nostro cuore”.