Tempi duri per gli oligarchi russi, che si stanno attrezzando a trovare rifugio fuori dall’Europa e vi abbiamo già raccontato nei giorni scorsi la “fuga” di Roman Abramovich dal Vecchio Continente. Sta per vendere il Chelsea, intanto è indaffarato per portare via da qui il suo lussuoso yacht My Solaris e l’altro gioiello, Eclipse.
La guerra personale di Putin sta mandando in fumo una parte delle ricchezze accumulate negli dal magnate russo che in questo momento si sta affidando ai satelliti per evitare di trovarsi in acque europee e finire nella rete dei sequestri scattati per via delle sanzioni imposte dall’Occidente alla Russia. Putin di queste sanzioni sin qui non è parso particolarmente preoccupato, gli oligarchi si stanno trovando a dover lasciare invece le proprie ville e a far scattare il “piano B”, ripiegando (si fa per dire) sul Qatar.
Abramovich si sta allontanando dalle acque territoriali dove potrebbe incorrere nei sequestri e cerca di navigare in quelle internazionali sino alla probabile meta che pare sarà proprio alla corte degli emiri.
Nei giorni scorsi Solarys era partito dal porto di Barcellona, poi era transitato dalla Sicilia, quasi come un segno del destino perché da qui, dal contratto firmato nel 2009 nelle acque di Taormina con Carlo Ancelotti, era partita la scalata all’olimpo europeo del pallone con il suo Chelsea. Il comandante dell’Eclipse, invece, sta navigando tra il sud della Sicilia e il nord di Malta, in direzione Egitto e poi forse Turchia. Su quest’ultimo la Guarda di Finanza è pronta a bloccarlo se soltanto spunta nelle acque italiane. L’Eclipse è lungo circa 162 metri, costruito nel 2010, e ad aspettarlo non c’è solo la Guardia di Finanza italiana. “Ci sono (c’erano, ormai) gli spagnoli. E poi i greci. E ogni Stato dell’Unione europea che si affacci sul Mediterraneo”, come riporta il Fatto quotidiano.
