TAORMINA – Entra nel vivo la stagione estiva ma anche la stagione dei “furbetti” che tentano di speculare sulla loro vacanza e anche Taormina non fa eccezione. Una coppia di giovani turisti ha cenato in un ristorante della Perla dello Ionio ma poi ha deciso di dileguarsi con il più classico dei gesti deprecabili: ovvero senza pagare il conto. Lui si è allontanato dal locale con la scusa di fumare una sigaretta, e poco dopo lei si è portata all’uscita del ristorante per una conversazione al cellulare, probabilmente simulata.
L’ennesimo caso di due clienti che beffano i proprietari di un ristorante, anzi no, perché stavolta la storia è andata a finire in maniera diversa. In un primo momento il gestore del locale e alcuni suoi collaboratori hanno provato invano a rintracciare i due “furbetti”, cercandoli all’esterno del ristorante ma la coppia si era già allontanata senza lasciare traccia. In realtà i due turisti avevano commesso un errore che gli è risultato fatale. La loro cena “a scrocco” era stata in pratica prenotata dal receptionist dell’hotel dove alloggiavano. O per meglio dire, i due avevano chiesto, in pratica, all’operatore delle informazioni e l’indicazione su quale ristorante fosse l’ideale per “una cena romantica” a Taormina e lì si erano informati, premurandosi di dire al receptionist che in caso gli avrebbero dato conferma sulla richiesta di prenotazione. Lo stesso aveva però deciso di chiamare, per rapporti di amicizia, uno dei dipendenti del ristorante poi beffato, contattandolo per preannunciargli che in serata sarebbero probabilmente arrivati al locale due clienti della struttura.
Ricostruito questo passaggio e individuato il posto dove alloggiavano i turisti, a quel punto il ristoratore in persona si è presentato in albergo e, una volta accertato che i due “furbetti” soggiornavano li, li ha attesi con pazienza nella hall. Circa mezz’ora dopo sono arrivati i due, che sorpresi e imbarazzati, hanno finto inizialmente di non conoscere il ristoratore: “Non siamo noi le persone che lei sta cercando”. L’uomo ha poi risposto: “Questo invece lo riconoscete? Ve lo ricordate o devo fare denuncia?”. Il ristoratore ha mostrato il conto non pagato della cena, dicendosi pronto a denunciare i fatti se non fosse stato pagato quanto dovuto. Messi alle strette, i due turisti hanno ammesso l’accaduto, sostenendo che c’era stata un’emergenza che li aveva costretti a rientrare in albergo (“un imprevisto”) e che non era loro intenzione andare via senza pagare. Alla fine i due turisti hanno pagato la cena per evitare la denuncia, si sono scusati e la vicenda si è pacificamente chiusa lì.
