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Ccpm Taormina, eccola l’amara sorpresa: ora rischia di diventare Unità Semplice del Papardo

TAORMINA – Il salvataggio della Cardiochirurgia Pediatrica di Taormina sembra destinato ad avere un “retrogusto” decisamente amaro. I genitori, stremati da 24 giorni di protesta davanti all’ospedale San Vincenzo, la politica li rassicura con la proroga di un anno che sta per arriva e la prospettiva dell’inserimento della struttura nella rete ospedaliera per “sanare” la condizione di precarietà in atto dal 2010 ad oggi.

Ma eccola la novità che in realtà poi tanto sorprendente non è. Scongiurato il tentativo di far chiudere Taormina e lasciare soltanto in attività Palermo, evitato anche lo scenario della chiusura a Taormina con il trasferimento in altra località, arriva tuttavia il colpo di penna che “gela” le aspettative di chi auspicava un salvataggio interamente targato Taormina per il Ccpm. Lo avevamo detto che stava proseguendo il pressing di qualche ambiente politico per far entrare il Ccpm nell’orbita dell’azienda Papardo di Messina. Salta il trasloco a Messina e allora il decollo del “piano B” che vedrebbe comunque il Ccpm essere “ricondotto” amministrativamente al Papardo.

La prospettiva che, in sostanza, pare delinearsi all’orizzonte sarebbe quella di un nuovo assetto. A Palermo, ovviamente, rimarrebbe in attività la Cardiochirurgia Pediatrica gestita al Civico dal San Donato di Milano, mentre il Ccpm, pur proseguendo il suo impegno sarebbe interessato da una modifica di rilievo: l’Unità Operativa Complessa di Taormina da UOC passerebbe a UOS, Unità Operativa Semplice, andando a quel punto a dipendere dal Papardo di Messina.

Il Ccpm, insomma, uscirebbe dall’orbita dell’Asp Messina e entrerebbe, come detto, in quella di un’altra azienda ospedaliera, il Papardo, che a quel punto andrebbe a stipulare una convenzione con l’ospedale San Vincenzo di Taormina e con l’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. Una soluzione destinata a far discutere e che suscita molte perplessità.

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