TAORMINA – La chiusura della Via Garipoli, ormai alle porte, comincia a preoccupare in termini significativi gli operatori turistici impegnati nel territorio di Taormina e sulla vicenda arriva una presa di posizione anche da parte della Fiavet, la Federazione Italiana Associazioni Imprese di Viaggi e Turismo.
“Sono stato contattato dal presidente della Fiavet Sicilia, Gianluca Glorioso – fa sapere a TN24 Nicola Salerno, il noto tour operator (managing director di Egmont Viaggi) che è anche componente dei quadri regionali di Fiavet Sicilia, con delega all’Incoming Italia -, che mi ha chiesto informazioni sulla chiusura della Via Garipoli, un’arteria fondamentale che collega l’uscita dell’autostrada di Taormina sulla A18 Catania-Messina con il centro città. Naturalmente, ho riferito le poche notizie che si conoscono, oltre alle preoccupazioni espresse sia dal presidente degli Albergatori di Taormina, Gerardo Schuler, sia dalla presidente dell’Associazione delle Guide di Taormina, Martine Fender”.
“Non essendoci un’associazione di agenzie di viaggio del comprensorio Taormina, Giardini Naxos, Letojanni e Castelmola, l’unica opportunità per esprimere la nostra preoccupazione è attraverso questa mia veste di delegato Fiavet Sicilia per il settore incoming Italia. Sembra quasi che determinati lavori vengano programmati appositamente all’inizio della stagione turistica: tra i restringimenti di carreggiata sull’autostrada e la chiusura di un’arteria essenziale per il parcheggio dei bus, è facile immaginare i disagi per i turisti, che invece di godere appieno della nostra città restano imbottigliati nel traffico per ore. A ciò si aggiungono i disagi quotidiani per residenti e lavoratori che operano nel comprensorio taorminese.
“Comprendiamo la necessità di effettuare determinati interventi, come la messa in sicurezza del costone per il rischio di caduta massi, ma ci chiediamo se questa emergenza non potesse essere individuata e affrontata nei mesi invernali, anziché ad aprile, con una chiusura della strada prevista per ben 90 giorni“.
“Sembra, come dichiarato dal sindaco, che sia stato convocato un tavolo tecnico in Prefettura. Ci auguriamo di poter partecipare – conclude Salerno – per dare il nostro contributo e cercare soluzioni a un problema che avrà un impatto significativo sul turismo nei prossimi tre mesi”.