TAORMINA – Taormina è stata nelle scorse ore meta di una bellissima storia, un viaggio d’altri tempi che ha avuto per protagoniste due ragazze tedesche, Katha e Lena. Le due giovani, 30enni, sono arrivate in città durante il loro viaggio per il mondo da artigiane, noto come “Walz”. Un’esperienza che affonda le radici in una tradizione millenaria, strettamente legata al mondo dell’artigianato europeo, e che ha ancora oggi il potere di legare giovani di diverse nazionalità attraverso il desiderio di crescita professionale e personale.
Il Walz è una tradizione che ha mosso i suoi primi passi nell’Alto Medioevo, un rito suggestivo che coinvolge gli artigiani, in particolare quelli dell’edilizia, che intraprendono un lungo viaggio a scopo di perfezionamento professionale. Il viaggio, che può durare anche diversi anni, rappresenta per molti giovani artigiani l’opportunità di esplorare nuove realtà lavorative, imparare nuove tecniche e, al contempo, entrare in contatto con diverse culture e persone. Il tutto, con l’obbligo di viaggiare lontano dalla propria città natale, per imparare a vivere secondo le regole di una comunità itinerante.
Nella tradizione del “Walz” c’è il senso di una tradizione e di una comunità, in cui le generazioni più anziane trasmettono le proprie competenze ai più giovani. L’artigiano viaggia con un costume e un cappello nero, con uno stenz e un Charlottenburger, il bastone da viaggio, ma anche un fagotto, e annota i vari soggiorni di lavoro e le tappe del viaggio personale. Chi segue questa tradizione è consapevole della sua responsabilità nei confronti dell’abito che porta e di tutti coloro che lo indossano e si comporta in modo tale da “aprire una porta” anche per l’itinerante successivo. Mentre si viaggia da un’impresa artigiana all’altra è persino vietato entrare nel raggio di 50 km dalla sua città. Con 5 euro o franchi svizzeri, l’artigiano parte, di solito, accompagnato da un artigiano esperto che lo introduce alle abitudini di viaggio e alla società.
Lena e Katha, entrambe provenienti da Berlino, hanno viaggiato in diversi paesi come la Spagna, il Portogallo, la Danimarca, la Svizzera e, ovviamente, l’Italia, dove hanno deciso di fermarsi per una breve ma intensa tappa a Taormina, accolti con la gentile ospitalità di una nota struttura di Federalberghi. La Sicilia e la Perla dello Ionio hanno offerto loro l’incontro con la bellezza, la storia, la cultura e le tradizioni di questo splendido territorio.
Lena e Katha, in cambio, hanno dato a noi di TN24 una grande lezione di vita. Le abbiamo incontrate e intervistate ed è stato un onore e un privilegio poter ascoltare le parole, la meravigliosa semplicità ed essere parte per qualche momento dei valori incontaminati di queste due ragazze. Sorprendente ed emozionante si è rivelato il racconto delle loro esperienze di vita, attraverso un’incrollabile attitudine a vivere il tempo senza quelle dinamiche complicate e le tante pretese personali e i mille controsensi che caratterizzano le nostre esistenze. Nelle giornate di Lena e Katha non esiste neppure la presenza di uno smartphone e non c’è traccia dei social network, cose imprescindibili per tutti i comuni mortali di quest’epoca ma non per queste due ragazze che usano invece la penna e le agendine e scrivono lì, con le loro mani, gli appunti di viaggio e tutto ciò che accompagna e scandisce i passi di una vita nel segno del “Walz”.
E’ un elemento distintivo che rende l’idea sul senso puro e disincantato di un viaggio d’altri tempi, una vita che ruota attorno alla voglia di visitare i luoghi ed incontrare nuove persone: “Il viaggio è una bella occasione per conoscere il mondo e fare delle esperienze”. Il viaggio è diventato un lavoro, un’esperienza che ha già portato Lena in numerosi paesi, ma che in Sicilia ha preso un valore particolare. “Mi ha molto colpito qui il paesaggio – afferma Lena – dal mare alla montagna, ma soprattutto l’architettura unica dei luoghi mi ha impressionato ed emozionato”.
Katha sottolinea che il suo obiettivo non è soltanto quello di viaggiare. “Volevo fare questa esperienza non solo per il viaggio, ma anche per conoscere la gente, il loro modo di vivere e le loro tradizioni”. Un’esigenza che l’ha spinta a visitare diversi paesi, come Germania, Danimarca, Scozia, Francia e molti altri. E proprio in Sicilia, ha trovato un’atmosfera speciale, unica. ”La gente qui è più spontanea – dichiara Katha – e il cibo è buonissimo. Ciò che apprezziamo della Sicilia è il senso profondo delle tradizioni, la cultura dei mercati, delle botteghe e dei piccoli negozi. Ogni angolo racconta le epoche di Taormina, e questo qualcosa non lo trovi ovunque”. Molto apprezzato anche il cibo, i sapori e le eccellenze come i dolci siciliani.
Arrivate alla stazione di Taormina, Katha e Lena hanno deciso di percorrere, con le loro borse e due bastoni, il sentiero della Madonna delle Grazie che da Villagonia (in modo insidioso) s’arrampica sino al centro storico. Katha e Lena hanno incontrato una città che le ha conquistate ed emozionate: “Bellissima, piena di storia ed anche pulita”.
La loro esperienza non si è limitata alla scoperta del territorio e della cultura siciliana, rappresentando anche un importante momento di riflessione sul futuro. Alla nostra domanda su come si immaginano tra dieci anni, rispondono con grande sincerità: “Siamo due spiriti liberi e ci vediamo in una comunità in campagna, dove potremmo continuare a fare esperienze di artigianato, condividendo la nostra passione con altre persone”.
Adesso sono ripartite. Hanno ripreso il viaggio. Non dimenticheranno Taormina e nemmeno noi scorderemo la bella esperienza dell’incontro con queste due ragazze che ci ricordano come abbiamo capito probabilmente poco della vita e del tempo: la vera felicità e il senso di tutto è nella semplicità e nei piccoli gesti, nella purezza dei sentimenti e la lealtà dei rapporti con gli altri. La differenza la fa soprattutto l’umanità che ormai è merce rara.