GIARDINI – A Giardini Naxos il sindaco Giorgio Stracuzzi continua ad esitare sulla prospettiva del rimpasto e il clima politico è sempre più in fermento. La “cabina di regia” del primo cittadino spinge per uno scossone immediato nell’esecutivo e per l’ingresso in squadra di assessori che siano esponenti della politica locale. La svolta non può attendere e l’indecisionismo di Stracuzzi accende la contesa per il futuro di Naxos.
Le elezioni sono state rimandate alla primavera del 2026 ma negli ambienti politici locali quelli che sanno leggere tra le righe della politica hanno piena consapevolezza del fatto che, al netto di un paio di mesi in più di legislatura, la strada è già tracciata: o Stracuzzi rompe gli indugi e mette in Giunta assessori di Giardini Naxos, con un ragionamento che coinvolga la politica locale, o l’Amministrazione in carica si “condanna”, inesorabilmente, sin da questo momento ad un destino senza domani. A maggior ragione in una tornata di voto che ad oggi non sembra vedere gli attuali vertici di Palazzo dei Naxioti con il vento in poppa nell’elettorato.
Il “Cunctator” Stracuzzi – come lo hanno ribattezzato politicamente a Giardini Naxos – temporeggia, prende tempo, vale per la questione degli assessori da avvicendare ma allo stesso modo anche su quella che dovrà essere la decisione sulla sua eventuale ricandidatura. Il rimpasto si fa o non si fa? Il sindaco si ripresenterà sì o no? Chissà chi lo sa, poi un domani si vedrà. Il doppio dilemma ingessa l’Amministrazione e nel frattempo avanza, a passo spedito, la prospettiva di un clamoroso rompete le righe che potrebbe concretizzarsi a fine legislatura. A quel punto si delineerebbe, in buona sostanza, l’orizzonte del “si salvi chi può”, dentro il quale ognuno potrebbe ritenersi libero di fare, in piena libertà, le sue valutazioni su cosa fare e con chi andare.
Tra le fila del governo locale qualcuno comincia a pensare che il sindaco non se la senta di cambiare la Giunta perché, al netto di qualche figura che ormai non è più funzionale al percorso amministrativo della città, ci sarebbero sostanziali vincoli di partito che condizionerebbero le determinazioni politiche e frenerebbero tutto. E d’altronde nell’estate 2023 (a luglio) Stracuzzi era stato, invece, allora risoluto nell’azzerare la sua Giunta e si era reso autore di una decisione che, giusta o sbagliata, fu comunque netta e coraggiosa.
Ecco perché avanza la sensazione, anche negli ambienti vicini al sindaco, che non ci siano le condizioni per costruire qualcosa o mettere in campo un progetto di governo per le prossime elezioni. Così prende quota, addirittura, una tentazione: non viene esclusa l’opportunità di sedersi ad un tavolo con l’avversario più quotato, ovvero Sud chiama Nord, per discutere una possibile intesa riguardante qualche posizione nella lista del movimento di Cateno De Luca. Si tratterebbe, sul piano politico, di una sostanziale resa. Ma in politica a volte può accadere anche questo. E i più attenti hanno anche la percezione di un quadro politico che potrebbe mutare anche in virtù dell’ormai probabile ingresso di Sud chiama Nord nel centrodestra. Quindi il movimento di De Luca, alle prossime Amministrative si presenterà stavolta in un assetto di coalizione e da queste parti rivendicherà la volontà di esprimere, in ogni caso, un candidato sindaco per centrare l’obiettivo dichiarato di conquistare il governo di Giardini Naxos come avvenuto a Taormina e Letojanni.
E allora c’è chi pensa a Palazzo dei Naxioti che l’unica soluzione possibile sia quella di provare a riposizionarsi. A meno che, ovviamente, Stracuzzi non si decida da qui a breve a spezzare le catene e ad azionare il “tasto stop” alla composizione dell’attuale Giunta. Arriverà il rimpasto o le logiche di partito bloccheranno Stracuzzi? La via si fa stretta e il tempo si allunga come una lama sul destino dell’Amministrazione…