HomePoliticaSondaggio Noto: Cdx e Csx appaiati. Meloni chiama il sindaco di Taormina

Sondaggio Noto: Cdx e Csx appaiati. Meloni chiama il sindaco di Taormina

Centrodestra e centrosinistra verso una possibile sfida all’ultimo voto in vista delle prossime elezioni Politiche e l’esito della contesa potrebbe, paradossalmente, passare stavolta da Taormina. Secondo l’ultimo sondaggio dell’istituto Noto, condotto per Porta a Porta su Rai1 e diffuso nelle scorse ore, la coalizione di centrodestra, composta dal partito di Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia, e da Lega, Forza Italia, Noi moderati, sarebbe oggi al 48,5%, con una flessione dell’1%.

La coalizione di centrosinistra (Pd, Alleanza Verdi e Sinistra, + Europa) al 31,5% conquisterebbe invece mezzo punto percentuale rispetto alle precedenti rilevazioni. Nel complesso il campo largo della sinistra, quindi con l’aggiunta di Italia Viva di Matteo Renzi, salirebbe al 48,5%. Clamorosa comunque la percentuale degli italiani che sarebbero intenzionati ad astenersi, una “prateria” che si attesta al 41%.

La rivelazione arriva dopo le elezioni regionali in Umbria ed Emilia Romagna, che hanno visto l’affermazione del centrosinistra, mentre nelle scorse settimane il centrodestra aveva vinto in Liguria. Sempre secondo il Sondaggio eseguito dall’istituto Noto sondaggi per “Porta a Porta”, nel dettaglio dei partiti, Fratelli d’Italia si colloca al 30,0%, perde lo 0,5% rispetto all’ultima rilevazione dello scorso 22 ottobre, seguito dal Pd al 24%, che sale dell’1%. Movimento 5 stelle si attesta stabile al 12%; Forza Italia al 9%; scende la Lega di Matteo Salvini che lascia sul campo mezzo punto percentuale (8%). Chiude Alleanza Verdi-Sinistra, anch’esso in calo, al 6%. Anche Azione di Carlo Calenda resta stabile al 3%; Italia Viva di Renzi, invece, perde mezzo punto, al 2%; +Europa e Noi Moderati sono entrambi all’1,5%.

E allora, in una ipotetica contesa voto a voto, ammesso e non concesso che il centrosinistra riesca nell’impresa di mettere tutte le sue anime insieme e celebrare il complicato “matrimonio” tra Conte e Renzi, Meloni nel frattempo guarda ai movimenti che potrebbero rafforzare l’area di centro della coalizione di maggioranza e qui è ormai storia nota che è stata avviata un’interlocuzione con Sud chiama Nord, il partito del sindaco di Taormina, Cateno De Luca. Alle elezioni Europee dello scorso giugno la lista Libertà (guidata proprio da ScN) prese lo 0,76%, una percentuale distante in maniera siderale dal 4% che serviva per arrivare a Bruxelles e che, tuttavia, in prospettiva potrebbe a sorpresa rivelarsi una dota decisiva per consentire alla coalizione di Meloni di vanificare il tentativo di rimonta della sinistra.

La leader di Fratelli d’Italia avrebbe deciso, infatti, di (ri)portare nel centrodestra De Luca con un accordo organico che riguarderebbe, di riflesso, sia lo scenario nazionale delle Politiche che lo scacchiere politico siciliano per le future Regionali. La trattativa è partita e secondo i bene informati sarebbe, anzi, praticamente conclusa. Non a caso dopo i rumors romani è arrivata anche la clamorosa “pax” palermitana tra De Luca e il presidente della Regione, Renato Schifani, con l’inattesa apertura reciproca ad un dialogo tra i due avversari e i segnali abbastanza chiari di un disgelo che sembra tracciare una prospettiva più ampia.

Meloni vuole Sud chiama Nord per transennare il risultato e mettersi al riparo rispetto all’assalto della grande “ammucchiata” che, presto o tardi, potrebbe essere messa in campo dal centrosinistra per il ribaltone, De Luca ha bisogno (e lo ha detto lui stesso) di portare il suo partito fuori dall’isolamento e la via maestra per uscire dalle secche del momento è un patto con la maggioranza, che gli consentirebbe un rilancio significativo dopo il flop di Monza e delle Europee. Non dimenticando il desiderio tacito (ma non troppo) del sindaco di Taormina di portare il “conto” a quella sinistra che prima gli ha negato un’intesa per le Europee e poi, soprattutto, ha chiuso le porte ad un patto per le future Regionali (e le Politiche).

Così si va declinando un nuovo scenario politico sul quale, in particolare in Sicilia, non avrebbe scommesso un centesimo neanche il più temerario o visionario dei bookmakers.

Ricapitolando l’attuale quadro politico italiano, insomma, il centrosinistra punta su Renzi per l’aggancio al centrodestra e il centrodestra risponde andando ad “arruolare” De Luca per tenere distante il centrosinistra. Giorgia chiama, Cateno risponde? Tutto fa pensare di sì.

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