Il 2024 si avvicina al traguardo e mentre la stagione turistica vive il suo ultimo Ponte di una stagione lunga e positiva, Federturismo Confindustria ha fatto il punto della situazione. Un bilancio dell’anno che sta per concludersi e un’analisi sulle prospettive per il 2025.
“L’Italia registrerà a fine 2024 sugli arrivi internazionali un +18 rispetto al 2023 – ha spiegato Marina Lalli, presidente di Federturismo Confindustria -. L’estate ha visto una positiva saturazione delle strutture ricettive ed un agosto in cui il nostro Paese si è guadagnato il 2° posto tra i competitor del Mediterraneo (secondo le prenotazioni sulle piattaforme online) con il 50% delle prenotazioni che si sono orientate sul balneare, il 46% sul termale e il 44% sulle località montane”.
“Il prossimo futuro ci vedrà impegnati sui turismi consolidati come quello culturale, balneare, di montagna, dei parchi divertimento, open air e Mice, ma anche sui nuovi turismi, tenendo ben presenti le tendenze in atto, lo shopping tourism ad esempio, che si conferma uno dei canali con la maggiore crescita con la spesa degli stranieri in shopping che è tornata ai livelli del 2019 e si è attestata sui 51,7 mld di euro ( dati Banca d’Italia) grazie soprattutto ad alcuni mercati dell’ Asia e all’ America settentrionale. Anche il travel retail giocherà un ruolo importante con gli attuali 73,4 mld di euro che si stima toccheranno quota 117 mld di euro nel 2030. Un altro ambito che continuerà ad avere il nostro presidio- ha spiegato ancora Marina Lalli-, è quello della longevity economy, consapevoli che c’è un aumento esponenziale dei viaggiatori senior e che si aprono dunque prospettive importanti per alcune tipologie di turismo, come quello termale e il sanitario. Dovremo adattare l’offerta per rispondere alle nuove esigenze, con programmi su misura. E ci sentiamo pronti”.
Il turismo americano si conferma il mercato che fa segnare la maggiore crescita in assoluto nel panorama nazionale e che, tra l’altro, ha tra le sue destinazioni di riferimento Taormina, meta principale delle vacanze in Sicilia e nel Sud.
Secondo la presidente di Federturismo, l’Italia ha le potenzialità per consolidare la sua leadership nel turismo internazionale anche se le criticità non mancano: in primis l’aumento medio dei prezzi, stimato al 3,6% ad esempio.
Gestire con lungimiranza la programmazione delle prossime stagioni attraverso politiche di prezzi competitivi può rappresentare, insomma, l’elemento determinante per mettersi nelle condizioni ideali di far crescere le aziende e dare seguito all’ottimo momento del turismo, con l’opportunità di consolidare ed ampliare i flussi nel territorio.