HomeAperturaDe Luca prepara l'ingresso "in campo" di Castelli: andrà all'Amam?

De Luca prepara l’ingresso “in campo” di Castelli: andrà all’Amam?

Il sindaco di Taormina, Cateno De Luca, prepara l’ingresso in campo della presidente del suo partito, Sud chiama Nord, Laura Castelli. Da tempo si rincorrono ormai vari rumors su possibili incarichi in arrivo per l’ex viceministro dei governi Conte e Draghi, prima era stata tirata in ballo nell’ambito del rimpasto che non c’è ancora stato nella Giunta comunale di Messina e ora è la volta di Amam.

Le dimissioni del CdA di Amam, accettate dal sindaco di Messina, Federico Basile ma ancor prima avvenute soprattutto con la “benedizione” politica di De Luca (che da tempo indica la via di un turnover, tagliando o rimpasto che dir si voglia), sembrerebbero spalancare le porte ad uno spazio per Castelli. Non a caso si fanno insistenti le voci che ipotizzano possa essere lei a succedere alla dimissionaria Loredana Bonasera alla presidenza della partecipata del Comune di Messina.

Mai dire mai, lo scenario sembra sin troppo scontato e allora non si può nemmeno escludere che, magari, possa esserci una chance per Castelli in altri contesti, magari con un ruolo a Taormina, dove il primo inquilino del palazzo municipale è proprio De Luca. Ma, ad oggi, rimane molto più probabile la prospettiva di un impegno su Messina. Serve soltanto capire quando e come il mosaico si comporrà.

Ad ogni modo, al netto del “quando”, la via è tracciata, la volontà del leader di Sud chiama Nord è quella di premiare l’ex parlamentare grillina e darle maggiore visibilità. Castelli anche in questi giorni ha lavorato per De Luca, muovendosi in prima persona per organizzare l’agenda degli appuntamenti romani del sindaco di Taormina. L’obiettivo era e rimane quello di capire e sondare gli umori della sinistra sull’alleanza con De Luca, che punta alla candidatura alla presidenza della Regione Siciliana e Castelli si è mossa in questa direzione, per provare a costruire delle sponde al parlamentare di Fiumedinisi.

La strada rimane complicata perché De Luca rivendica la sua candidatura come l’unica in grado di competere per il successo alle future regionali e Pd e 5 Stelle sembrano compagni di viaggio disposti a recitare questa parte solo a patto di imporre loro i propri candidati, senza farsi “cannibalizzare” . E di fronte all’aspettativa di un patto traballante con queste “parrocchie” ingestibili, De Luca potrebbe rompere gli indugi e decidere di fare di nuovo corsa solitaria o magari costruire un altro percorso. La tentazione potrebbe diventare quella di riprendere la strada dell’“amata” Messina e fare differenti alleanze su Palermo. Attenzione al possibile coup de théâtre. Dall’altra parte della barricata, a destra, gli avversari seguono la partita a scacchi tra De Luca e la sinistra: ad osservare (lui senza l’ascia di guerra) c’è anche il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno che aspetta e spera in un’amichevole strambata deluchiana. Repetita iuvant…

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