L’Italia è sempre più una “terra promessa” del lusso, lo shopping grandi firme diventa un fattore sempre più incisivo nel turismo e l’ennesima conferma di un trend che avanza arriva dai dati Global Blue sulla spesa Tax Free nei primi undici mesi del 2023. Un risultato su tutti: il recovery della spesa Tax Free in questo segmento ha raggiunto il 124% rispetto al 2019, con un +21% dello scontrino medio.
“A guidare questa straordinaria ripresa – come riporta il portale specializzato FashionMagazine.it -, un nuovo mix di nazionalità, con i turisti provenienti dagli Stati Uniti e dai Paesi del Golfo a farla da protagonisti. Queste nazionalità, infatti, contribuiscono rispettivamente per il 26% e l’11% della spesa Tax Free totale riferibile al lusso. Da sottolineare che americani e arabi hanno più che raddoppiato la loro spesa Tax Free rispetto al 2019, con un recovery rispettivamente del 263% e 224%. A crescere è anche lo scontrino medio: i turisti americani ora spendono 2.900 euro a persona, registrando un aumento del 38%, mentre quelli provenienti dai Paesi del Golfo hanno raggiunto i 4.200 euro (+26%)”. E’ un mercato che interessa in particolar modo le località iconiche del panorama vacanziero italiano, con Taormina destinazione di riferimento in Sicilia e nel Sud, anche grazie alla presenza sempre più significativa dei brand internazionali del lusso.
“Una tendenza interessante è l’aumento dei viaggiatori internazionali più giovani, in particolare quelli appartenenti alla Generazione Z. Si tratta del 22% tra gli shopper arabi (erano l’8% nel 2019) e del 15% tra gli americani (vs 4%). Non solo, una quota significativa è rappresentata dai Millennials: sono il 51% tra gli arabi e il 32% tra gli americani”.
“In termini di Brand Category – come rimarca FashionMagazine -, è l’abbigliamento a riscuotere il maggiore successo, con il 48% delle preferenze di acquisto da parte del turista internazionale. Il 22% si riferisce invece ad articoli di pelletteria e borse, mentre il 15% al segmento degli orologi e dei gioielli. A segnare gli aumenti più consistenti dello scontrino medio sono stati ancora una volta l’abbigliamento (+30%, per un valore medio di 2.400 euro) e la pelletteria e borse (+19%, pari a 2.800 euro)”.