TAORMINA – “Sulla situazione del pagamento, anzi del mancato pagamento, dei tributi siamo intervenuti, ho introdotto l’obbligo di regolarità contributiva e mi è stata mossa l’accusa di contestare ai taorminesi di essere evasori. Io invece ho detto che l’80%-85% dei taorminesi pagano regolarmente i tributi e il 15% invece no. I piccoli contribuenti a Taormina pagavano e alcuni ricchi no. In pratica il 75% della massa totale dell’evasione sui tributi e delle mancate entrate del Comune di Taormina è nelle mani di alcuni ricchi contribuenti che non “dovevano” pagare”. Lo ha dichiarato il sindaco di Taormina, Cateno De Luca, nel suo intervento sulla relazione di inizio mandato in Consiglio comunale.
“Chi non è stato fortunato nel farsi cancellare il credito – e lo dico in modo amaro e provocatorio – è stato un “cretino” – continua De Luca -. Chi ha pagato è stato “cretino”. Oggi si deve dire questo a fronte della situazione emersa. Gli onesti pagavano, altri per “sport” invece no”. Abbiamo proceduto con le denunce del caso e a livello amministrativo stiamo risolvendo. Solo sull’Imu partiranno 15-20 mila lettere, che hanno un valore di circa 20 milioni inerenti cinque annualità e che produrranno, ovviamente, delle imprecazioni contro l’attuale sindaco”.
