TAORMINA – Non si placa lo scontro tra l’ex sindaco di Taormina, Mario Bolognari e l’attuale primo cittadino Cateno De Luca sugli esperti nominati da quest’ultimo. Bolognari attacca e De Luca replica così.
“L’ex sindaco ha fatto un’interpellanza il 20 giugno scorso – afferma De Luca -, un atto tra l’altro legittimo perché è nella facoltà dei consiglieri porre delle questioni, per sapere se le nomine che avevo fatto e richiama una normativa – art.9 legge 5 del 2021 – che per un refuso ha previsto che le nomine di esperti debbano essere non più di due. Di questo refuso se ne sono sempre fregati tutti, perché la ratio legis è finalizzata a non far nominare più di due esperti a pagamento. E’ una cosa diversa. Ecco perché di questo limite se ne sono sempre infischiati tutti. Il fu sindaco di Taormina non si è limitato a fare l’interpellanza, ha fatto anche un esposto il 24 giugno e mi ha denunciato al Prefetto di Messina e all’assessorato alle Autonomie locali, sostenendo che non si possono fare più di due esperti a titolo gratuito nei comuni entro i 30 mila abitanti”.
“Bolognari – continua De Luca – scrive nel suo esposto: “Chiedo di far rientrare l’operato del sindaco di Taormina nei limiti della legge”. Ma qui è come il giapponese che è rimasto nella foresta e che non si è reso conto che la guerra è finita. Anzi, siamo oltre: Bolognari ha dimenticato che anche lui dal 2018 al 2023 ha fatto 14 nomine di esperti a titolo gratuito. E ora mi denuncia perché non rispetto la legge? Ma di cosa stiamo parlando? La mia credibilità l’hanno stabilita i taorminesi il 28 e 29 maggio, la mia è al 65%, la sua al 25%. Risponderò all’interrogazione, com’è giusto che sia, ma intanto mi sto facendo carico di tutto quello che ha lasciato l’ex sindaco in eredità alla mia Amministrazione, dopo aver governato dal 1993 al 2018, e che adesso è assatanato di vendetta”.