TAORMINA – Non c’è pace per la palestra comunale “Carlo Zuccaro”. A distanza di 9 mesi dall’inaugurazione della struttura, riqualificata dal Comune di Taormina, quelle opere vanno farsi praticamente a farsi benedire perché all’interno dell’impianto di Via Cappuccini piove di nuovo. Rieccole le infiltrazioni d’acqua dal tetto. Si torna al punto di partenza, come nel “gioco dell’oca”. La palestra era stata interessata da interventi alcuni sostenuti da contributi ministeriali per una spesa complessiva di 176 mila 500 euro. Erano stati sostituiti lo scorso anno gli infissi, rifatta la pavimentazione, i servizi igienici e la parete esterna. Rimossa pure la pellicola adesiva dai pannelli coibentati posti sulla copertura, furono inoltre tinteggiate le pareti interne ed è stato messo a norma l’impianto elettrico. Tutti interventi che hanno restituito – stando a quanto reso noto allora dal Comune – avrebbero dovuto garantire “la piena funzionalità alla struttura sportiva”.
Con una delibera di Giunta (la n. 315) approvata il 9 dicembre, la casa municipale aveva allora approvato un progetto che ha riguardato “la manutenzione straordinaria” della palestra. Il taglio del nastro è avvenuto – per l’esattezza – domenica 31 luglio 2022. Problemi finalmente risolti e addio infiltrazioni d’acqua dopo tanti anni. Anzi no.
Ovviamente arriveranno pronte rassicurazioni e magari si dirà che è stato soltanto un piccolo problema alla copertura e che la cosa verrà risolta con una manutenzione (a spese dei contribuenti): ma è normale che dopo soli 9 mesi dalla riapertura, una palestra sia di nuovo interessata da infiltrazioni dal tetto? L’episodio, tra l’altro, è accaduto alle prime vere piogge insistenti, dopo un inverno in cui di maltempo a Taormina se n’è visto ben poco.
Intanto si registra la reazione sconsolata ed eloquente di Enzo Rao (presidente della Polisportiva Tauro) che quest’oggi si è ritrovato a dover liberare da solo la palestra dall’acqua che ha invaso il parquet. Rao ha così commentato gli accadimenti di queste ore: “Che questa ristrutturazione non venga considerata un traguardo, perché mi arrabbio come una belva. E’ pazzesco”.