Le stime sul trend turistico del 2025 segnano un andamento positivo dei flussi complessivi: 146,3 milioni di arrivi e quasi 476,8 milioni di presenze, pari rispettivamente a una crescita del 4,7% e del 2,3% rispetto al 2024, quando si erano registrati 139,6 milioni di arrivi e 466,1 milioni di pernottamenti.
In termini assoluti, ciò significherebbe oltre 6,6 milioni di turisti in più avrebbero optato per l’opportunità di pernottare nel sistema ricettivo italiano nei 12 mesi dell’anno in corso. A trainare l’incremento, la forte spinta della componente estera. Secondo le stime di Demoskopika, infatti, gli arrivi internazionali potrebbero raggiungere quota 82,3 milioni (+11,3% sul 2024) e le presenze salirebbero a 263 milioni (+3,5%).
Al Sud la realtà di riferimento è Taormina, meta prediletta dei turisti stranieri ed in particolare caratterizzata da una presenza sempre più significativa dei visitatori provenienti dagli Stati Uniti. Gli americani dominano la scena e il boom di presenze a stelle a strisce sta proseguendo sull’onda lunga dell’effetto “The White Lotus”, anche grazie ad altre dinamiche strategiche di rilievo come il volo diretto attivato il 23 maggio scorso da New York per la Sicilia (sull’Aeroporto di Catania) dalla Delta Airlines.
Al contrario, il mercato domestico mostrerebbe segnali di frenata, probabilmente legati all’aumento dei costi complessivi di trasporti, ospitalità e ristorazione, che potrebbero scoraggiare una parte della domanda interna: gli arrivi degli italiani sono stimati in 64 milioni, in calo del 2,7% rispetto all’anno precedente, generando quasi 214 milioni di presenze, con un incremento significativamente più contenuto, pari allo 0,8%. Nel complesso, i flussi turistici in Italia potrebbero generare una spesa diretta di quasi 135 miliardi di euro, con un incremento del 6,7% rispetto al 2024. Tuttavia, l’andamento dei prezzi si conferma un fattore “condizionante”: i voli nazionali registrerebbero un rialzo dei prezzi con un’inflazione acquisita stimata del 19,4%, a fronte di un modesto +0,3% per i voli internazionali. Analoga dinamica per i pacchetti vacanza: +10,3% per quelli nazionali contro un +6% per quelli esteri. A ciò si aggiungono aumenti significativi anche per i servizi di alloggio (+6,5%) e ristorazione (+3,1%). È quanto emerge dalla nota previsionale “Tourism Forecast 2025” di Demoskopika, che ha stimato i principali indicatori turistici: arrivi, presenze e spesa turistica.
“La crescita dei flussi turistici provenienti dall’estero rappresenta certamente un’opportunità strategica per l’intero sistema italiano – evidenziano i ricercatori di Demoskopika – una opportunità che va però governata con una programmazione attenta e mirata, che da un lato consolidi il trend positivo degli arrivi da oltre frontiera, ma dall’altro focalizzi l’attenzione sulla dinamica dei prezzi, per ridare slancio al mercato interno. L’aumento delle principali voci del paniere turistico, potrebbe rappresentare una criticità che incide direttamente sull’andamento del mercato domestico. Ciò significa rivedere l’intera filiera dell’ospitalità, potenziando l’attrattività delle destinazioni, investendo in infrastrutture adeguate, in nuove tecnologie e nella formazione del personale, in modo da garantire un’esperienza di alto livello a costi che rimangano accessibili e competitivi. Occorrono quindi interventi mirati – concludono i ricercatori di Demoskopika – insieme a politiche di prezzo sostenibili, per consolidare l’espansione del turismo estero e aumentare la domanda interna, garantendo così standard elevati e competitività sul mercato globale”.


