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Turismo e Cin, Schuler: “A Taormina il 92% in regola, siamo oltre la media nazionale”

TAORMINA – A Taormina oltre il 90% delle strutture ricettive e degli appartamenti registrati nella banca dati nazionale ha già ottenuto il Codice identificativo nazionale (Cin), fondamentale per la trasparenza e la legalità nel settore turistico. Nella Perla dello Ionio, come rende nota l’Associazione Albergatori Taormina a TN24, si sta procedendo a passo spedito verso la definizione di una condizione di piena regolarità da parte di tutte le strutture rispetto alla normativa posta in essere dal governo italiano. L’obiettivo è quello di garantire la sicurezza e la regolarità delle attività di locazione turistica, limitando l’abusivismo e tutelando gli hotel, prevedendo anche sanzioni in caso di mancata conformità.

Abbiamo chiesto al presidente dell’Associazione Albergatori Taormina, Gerardo Schuler, un aggiornamento sul numero dei CIN ottenuti a Taormina e arrivano indicazioni importanti. “Alla data di ieri sera 2 gennaio, data dell’entrata in vigore dell’obbligo del Codice Identificativo Nazionale ad averlo e di affiggerlo all’esterno delle strutture ricettive – spiega Schuler -, lo hanno già ottenuto il 92% delle strutture alberghiere di Taormina. Ed è un dato migliore della media nazionale, sino a questo momento adesso ancorata al 79% (dati Ministero del Turismo)”.

Il presidente Schuler, dunque, non fa mistero della soddisfazione per la svolta in atto, che segna un passo in avanti significativo nella lotta alle irregolarità ed al fenomeno della concorrenza sleale che sinora si era verificata in danno alle strutture in regola. Da questo momento chi è sprovvisto del Codice Identificativo Nazionale non potrà più trovare spazio sulle piattaforme come Airbnb o Booking. Una stretta che non dà scampo, insomma, ai “furbetti” del settore ricettivo e li taglia fuori dai circuiti principali di vendite. Federalberghi si batteva da anni in Italia in questa direzione e l’Associazione Albergatori Taormina era stata una delle realtà in prima linea in questa battaglia.

“Cogliamo l’occasione – aggiunge Schuler – per ringraziare per preziosa collaborazione la signora Carla Buda del Servizio Turistico Regionale di Taormina (con sede a Giardini Naxos), che nelle ultime settimane “ha aiutato in modo incisivo molti colleghi a individuare gli inghippi e a inserire i dati mancanti sulla piattaforma ministeriale per ottenere il loro CIN”.

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