È morta dopo un mese in coma Armita Geravand, la 16enne iraniana che secondo diverse organizzazioni per i diritti umani sarebbe stata picchiata dalla polizia nella metropolitana di Teheran, il 1° ottobre scorso, perché non indossava il velo, obbligatorio per le donne negli spazi pubblici. Lo ha riferito l’agenzia di stampa statale iraniana Irna. La scorsa settimana i medici ne avevano dichiarato lo stato di morte cerebrale.
Le circostanze in cui Geravand è rimasta ferita non sono ancora chiare. L’unica prova è fornita dalle immagini delle telecamere di sorveglianza della metropolitana di Teheran, che mostrano l’adolescente entrare in una fermata nella zona sud della capitale a capo scoperto e poi salire in un vagone della metro insieme ad altre due ragazze.
Pochi attimi dopo si vede una delle ragazze scendere dal treno e piegarsi in avanti, per poi trascinare fuori Geravand con l’aiuto di altri passeggeri. Apparentemente incosciente la 16enne viene poi soccorsa e portata via in barella. La visuale della scena è parzialmente coperta prima dalla presenza di un uomo, poi dalla segnaletica della metropolitana.
Fonte: Euronews Italia