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Taormina, Ponte Radio della Protezione Civile ancora staccato: il Comune fa lo “Scansuolo” e le carte non escono (per ora)…

TAORMINA – Nelle scorse settimane, anzi nei mesi scorsi, vi abbiamo raccontato la strana storia accaduta a Taormina del ponte radio della Protezione Civile di Taormina (Radio Valle Alcantara) spento improvvisamente da qualcuno e della videosorveglianza comunale che è andata incontro alla stessa sorte. Apparecchiature di assoluta importanza, per garantire la sicurezza della popolazione e che improvvisamente dall’oggi al domani hanno smesso di funzionare. Non è entrato in azione il fantasma della Foca Monaca e neanche lo Spirito Santo, ma c’è stata la mano di qualcuno che ha staccato di sua spontanea iniziativa gli impianti. Con tanti saluti alla Città di Taormina e ai suoi cittadini, senza neanche considerare che quelle stesse strumentazioni possono servire di riflesso pure alle Forze dell’Ordine (vedi videosorveglianza). Opera di “terzi”, come li ha battezzati in Consiglio comunale il vicesindaco Antonio Lo Monaco, a cui è stata passata (furbamente) la palla da altri nella seduta d’aula del 7 marzo.

Ricordate la scena dello scambio di sguardi in aula consiliare, con il presidente del Consiglio, Pinuccio Composto che si rivolge al sindaco Cateno De Luca per affidargli la risposta, immaginando che sarebbe stato lui (che tra l’altro è autorità comunale di Protezione Civile) a voler rispondere: “Vuoi parlare?”. Ed il sindaco, a quel punto, si gira verso la sua sinistra e cerca l’assessore con delega alla Protezione Civile, Lo Monaco, lasciando a lui l’incombenza della risposta.

Su questa vicenda, chissà perché, l’Amministrazione comunale – come si direbbe in gergo sportivo – si è completamente scansata. Eppure si parla di un fatto grave, in cui non ci sono molti dubbi sul fatto che ci sia stata un’interruzione di servizio pubblico. La videosorveglianza, ovviamente a seguito del nostro intervento pubblico, è stata ripristinata, nemmeno subito e addirittura il 17 marzo, dopo una trattativa tra il Comune e i “terzi” attraverso “quarti”. E il Comune non solo fa lo “Scansuolo” ma si è fatto imporre tutte le condizioni per il ripristino. Data e modalità dell’intervento di manutenzione in oggetto e per i seguenti.

Se il Comune vorrà fare altri interventi, da qui in avanti, dovrà comunicarlo per tempo, con una bella pec, ai “quarti” che a loro volta informeranno i “terzi”, che secondo le propria comodità potranno poi dare disponibilità al Comune ad intervenire. La casa municipale avrà l’ok ma il placet, insomma, necessiterà di essere “lavorato”, avrà i suoi tempi (almeno 48 ore) e seguirà una procedura. Perché anche le emergenze a Taormina devono adeguarsi e passare da un preventiva placet di “terzi” da formalizzare tramite “quarti”.

Bene. Poco male. La videosorveglianza è stata ripristinata. E il Ponte Radio della Protezione Civile? L’hanno riacceso? Il Comune era stato informato della vicenda il 6 marzo da Radio Valle Alcantara e ci sono stati passaggi successivi ma sapete com’è andata a finire? Il Comune di Taormina si è completamente defilato sul caso e ancora adesso il ponte radio della Protezione Civile è staccato. E se (speriamo mai) dovesse esserci un’emergenza legata ad un fenomeno come una scossa di terremoto, il ponte che serve per le comunicazioni della Protezione Civile è inattivo.

RVA ha perso la speranza e vuole portarselo altrove perché (giustamente) si è stufata di questa storia, in cui c’è stata una certa ingratitudine e una mancanza di rispetto verso dei volontari che sono sempre stati esemplari e preziosi in tante situazioni importanti per la città. E’ normale che un’apparecchiatura strategica per la popolazione venga staccata da “terzi” e che rimanga poi fuori uso senza che nessuno si preoccupi di far ripristinare immediatamente tutto?

Appare singolare il sostanziale disinteresse su questa vicenda da parte del Comune di Taormina nonostante da marzo sia scattata la mobilitazione sulla frana di Via Garipoli che impegna in prima linea proprio la Protezione Civile. Con i volontari di RVA ci sono stati una serie di incontri al Comune, ma l’argomento del ponte radio è tabù. Il Comune di Taormina si spertica a complimentarsi con i vertici della Protezione Civile per le operazioni di brillamento del costone di Via Garipoli, e tuttavia se ne infischia da tre mesi di far riattivare il ponte radio dei volontari locali della Protezione Civile (RVA). E per giunta qualcuno si è preoccupato di verificare se esiste una convenzione che disciplina il rapporto tra il Comune e Radio Valle Alcantara.

Decisamente curiosa appare la postura distaccata del sindaco De Luca (autorità di Protezione Civile) che si è defilato da questa storia, e ancora più disinvolta quella dell’esperto con delega alla sindacatura Massimo Brocato che in questa legislatura si è messo in prima linea ai posti di comando del vapore e che però qui, chissà perché, sorvola. Solerzia e intransigenza si registrano su tanti altri fronti, mentre in questa vicenda si è scelto un approccio morbido.

Il consigliere comunale Luca Manuli aveva chiesto delucidazioni sull’accaduto nella citata seduta consiliare del 7 marzo e non soltanto è andato in scena la citata scena di gelo su chi e cosa avrebbe dovuto rispondere, e poi il consigliere ha fatto una richiesta di accesso agli atti. La richiesta è stata presentata alla casa municipale il 14 marzo 2025: avrà ricevuto risposta? “Sì” o “No”. Chissà. Vuoi vedere che forse ad oggi non gli è stato trasmesso nulla?

E’ allora sin qui il Comune ha giochicchiato ad oltranza sul tema, forse perché nel clima allegro di una legislatura in cui c’è la possibilità di fare tutto e il contrario di tutto a briglie sciolte, è maturata la convinzione di far decantare il fatto in cavalleria. Ma gli atti chiarificatori ci sono e possiamo dire che al Comune qualcuno ha accertato l’accaduto e ha fatto bene il proprio dovere. Però non si tratta degli amministratori.

C’è un elemento centrale nel ragionamento: la dura legge degli “sconti per nessuno” o corrisponde ad uno status reale che ha una valenza generale e indistinta oppure l’equità è un principio che va a farsi benedire e siamo sul piano inclinato di una prova muscolare mediatica a due pesi e due misure. La tolleranza zero vale soltanto per quegli “zozzoni” dei taorminesi che conferiscono la spazzatura prima dell’una e mezza di notte mentre ad altri è consentito di poter staccare impianti pubblici che attengono la sicurezza dei cittadini? Liberi tutti, libera cesoia. Ma anche no. Non siamo su Netflix.

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