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Taormina e hinterland: stagionali del turismo verso un altro lungo e difficile inverno

TAORMINA – I lavori stagionali del turismo e del commercio di Taormina e dell’intero comprensorio si avvicinano ad un altro lungo e complicato invernale.

“Mentre la politica pensa alle elezioni, a Taormina e nel comprensorio ci sono migliaia di lavoratori stagionali che nei prossimi mesi dovranno affrontare, in condizioni di difficoltà economica, il caro vita e le bollette triplicate, e dovranno aspettare la Pasqua del 2023, se non oltre, per tornare a lavorare e portare uno stipendio a casa”. Il monito arriva dalla Fisascat Cisl Messina, che attraverso la presa di posizione di Pancrazio Di Leo accende i riflettori sulla situazione che si prospetta per i numerosi lavoratori del comparto turismo e commercio del primo polo turistico siciliano. 

“Ci stiamo avviando alla chiusura di una stagione che è andata certamente bene e che ha segnato un rilancio del turismo dopo 2 anni di grande difficoltà – spiega Di Leo – ma, a questo punto, molti contratti finiranno al 31 ottobre e qualcun altro riuscirà a prolungare sino a dicembre. Si va verso un lungo inverno in cui i lavoratori avranno soltanto la Naspi, che finirà presto e non basterà per affrontare tutti questi mesi per mandare avanti le famiglie e fronteggiare il caro-vita con l’aumento delle bollette sul consumo di energia elettrica e del gas. Il taglio all’indennità di disoccupazione avvenuta con la riforma Naspi a suo tempo è una ferita aperta, che rimane e non ha trovato una soluzione risolutiva né in ambito nazionale né in quello regionale”.  

“Per diversi mesi  – prosegue il sindacato – i lavoratori saranno senza lavoro e senza la forza economica per sostenere il peso di tanti aumenti. Una soluzione al momento non esiste e tutto è fermo per le vicende elettorali. Bisognava (e bisognerebbe) programmare una stagione più lunga che a Taormina ha tutte le potenzialità per durare sino almeno alla fine di dicembre. Invece appena termine l’estate ci si avvia verso la conclusione dei contratti ad ottobre e c’è chi finirà forse anche prima. In presenza di una stagione importante e positiva come questa, possiamo parlare di un’occasione persa per allungare finalmente il periodo lavorativo. Sarebbero bastati alcuni investimenti che però non c’è la voglia o la capacità di fare”. La Fisascat Cisl Messina punta sull’Osservatorio del Mercato del Lavoro, presso la Commissione Paritetica: “Verrà attivata per dare occupazione alla gente che ha bisogno di sostegno”. 

Il sindacato, comunque, sul caro bollette lancia un monito agli imprenditori del settore turistico: “Il caro bollette sta interferendo e ne siamo consapevoli, rischia di creare seri problemi alle imprese ma non diventi anche un alibi per penalizzare i lavoratori e quindi “un’arma” per i licenziamenti o per la riduzione delle opportunità di impiego”. 

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