TAORMINA – Un’altra porta in faccia dai big del lusso alle richieste esorbitanti di affitto avanzate a Taormina dai proprietari di immobili in centro storico. Un noto marchio di abbigliamento e accessori, interessato all’apertura nella Perla dello Ionio, ha comunicato pochi giorni fa la propria indisponibilità rispetto ad una richiesta di canone di affitto mensile di circa 30 mila euro.
La trattativa si è interrotta a fronte della richiesta ritenuta eccessiva da questa importante azienda, che può vantare un fatturato annuo di circa 20 miliardi di euro e vorrebbe entrare nel “salotto” di Corso Umberto con l’apertura di un punto vendita ma che, evidentemente, non ha intenzione di accettare le cifre in oggetto per la locazione di un immobile, ritenendo anti-economici i parametri di cui si parla.
Al canone di affitto da concordare, infatti, si aggiungono poi ulteriori aspetti che in questi casi appesantiscono i costi complessivi dell’operazione da affrontare, in particolare con la cosiddetta “buona entrata” che viene richiesta al privato subentrante. Inoltre sarebbe stato richiesto anche un ulteriore aumento progressivo del canone dopo le prime annualità. Da qui il “no” della nota azienda.
