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Spiagge Taormina, De Luca avverte i privati: “Nuovo Pudm genererà reazioni…”

TAORMINA – L’Amministrazione di Taormina prepara la nuova versione aggiornata del Pudm che dovrebbe essere definita nei prossimi mesi e l’attenzione è anche e soprattutto rivolta alla questione delle spiagge e del rapporto tra gli spazi pubblici e le concessioni ai privati. I balneari hanno già scritto al sindaco Cateno De Luca con relativa diffida rispetto alla volontà dell’ente di porre in essere “una ricognizione delle concessioni demaniali” e che hanno anche evidenziato che “il demanio marittimo appartiene esclusivamente alla Regione Siciliana”. Ma De Luca non molla e ha anticipato la strada che intende percorrere l’Amministrazione di Taormina sul Pudm.

Ho girato fisicamente ogni metro delle spiagge di Taormina, anche zone che non conoscevo. Ho battuto palmo a palmo ogni metro di spiaggia e mi sono reso conto che ci sono problemi irrisolti e che vanno affrontati. Nel rapporto tra spiaggia pubblica e spazi per i privati bisogna tenere conto delle zone impraticabili. Non si possono calcolare nell’ambito degli spazi pubblici anche aree che in realtà non sono fruibili per i cittadini. E’ importante capire perché si farà su alcuni aspetti marcia indietro e si modificheranno delle situazioni. Se ci sono aree che non possono rientrare nel concetto di fruizione al 100% degli spazi non si può non tenerne conto. Ecco perché abbiamo ritirato la proposta di delibera, per allinearlo alle riflessioni. Bisogna aggiornare il documento e avere un quadro di insieme, modificato e adeguato”, avverte il sindaco.

“L’argomento è delicato, il Consiglio comunale avrà la responsabilità di adottarlo e auspico e suggerisco di fare delle riunioni per confrontarsi, anche con l’opposizione. Una cosa è certa: è un atto che genererà reazioni. Su questo non ci sono dubbi, nel bene e nel male”, ha detto il primo cittadino.

Sulle spiagge mi sono reso conto degli abusi che ci sono e delle fruizione sempre meno pubblica del nostro mare – ha spiegato il sindaco -. Per questo vogliamo istituire una sede nella zona a mare della Polizia locale e acquistare la pilotina. Abbiamo iniziato a fare degli interventi questa estate, mi rendo conto che, al di là del Pudm che abbiamo previsto, ci sono dei problemi ancora da affrontare e che rimangono. Se io devo lasciare il 50% di fruizione di una spiaggia come fruizione pubblica e in quel 50% oltre metà è una zona impraticabile, è chiaro che c’è un problema e che sto tenendo in piedi un rapporto non veritiero. Prima di fare la divisione devo cioè togliere la parte di spiaggia che effettivamente, per vari motivi, non è balneabile, e quindi tolgo quella e poi divido per due”.

Dietro questo calcolo poi ci sono le concessioni – ha detto De Luca in Consiglio comunale nei giorni scorsi -. E’ inutile che alcuni si siano già messi a gridare “al lupo, al lupo” e che hanno fatto scendere in campo amici miei che rappresentano i balneari regionali. Le cose si fanno alla luce del sole e nel rispetto di quella che è la destinazione pubblica dei nostri beni. Non abbiamo niente da nascondere e nessuno da favorire nell’andare a rivedere questa situazione. Si tratta di garantire la fruizione pubblica dei nostri beni, in termini corretti rispetto al rapporto con il privato. L’interesse pubblico viene sempre e comunque prima. Ci sono delle situazioni che vanno modificate. Sugli accessi al mare ci sarebbe da scrivere un’enciclopedia Treccani”.

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