HomeTurismo & LifestyleSferra: "Numero chiuso a Taormina? Soluzione da escludere"

Sferra: “Numero chiuso a Taormina? Soluzione da escludere”

TAORMINA – Rimane in primo piano la questione dell’overtourism e il recente meeting di Capri ha portato ad una volontà dichiarata da parte della località campana e di Taormina – insieme ad altre come Venezia – di fare rete per trovare delle soluzioni insieme al governo Meloni. Ma se Capri ha aperto alla soluzione estrema di adottare il numero chiuso per gli accessi nel proprio territorio, Taormina esclude invece questa prospettiva. A sgombrare il campo da questa ipotesi è proprio l’assessore al Turismo, Jonathan Sferra, che nei giorni scorsi ha preso parte al convegno che vedeva anche la presenza del Ministro del Turismo, Daniela Santanché

“Per quanto riguarda il numero chiuso – spiega Sferra a TN24 – al momento a Taormina, sicuramente, non è in agenda. E’ quindi da escludere. Abbiamo detto che siamo anche noi per una legge ad hoc, che dia maggiori poteri ai sindaci, ma la nostra strategia non contempla, in ogni caso, il numero chiuso. Abbiamo già affrontato la questione dell’affluenza turistica nel periodo di fine luglio e nel mese di agosto, riducendo di circa 80% gli spettacoli di massa al Teatro Antico, alleggerendo così la pressione sulla città. Inoltre, con un piano parcheggi dislocato fuori dal centro e che guarda ai comuni limitrofi, si andrà a limitare il problema viario su Taormina, puntando in termini concreti sul trasporto pubblico locale e con Asm è stata già avviata una strategia importante in questa direzione. La smart city ci consentirà di verificare i flussi, controllarli e dirottarli dove c’è più necessità. Nel mio intervento a Capri mi sono concentrato molto sull’importanza del turismo per la nostra città ma anche per tutto il comprensorio”.

“Taormina porta ricchezza e occupazione – continua Sferra -, non solo su Taormina centro ma anche nelle comunità limitrofe, e allora bisogna stare molto attenti a come affrontare questo tipo di fenomeno che, comunque, è racchiuso soltanto in 45 giorni all’anno e in quel momento specifico va attenzionato con maggiori servizi e con le misure che abbiamo già adottato e stiamo adottando. E voglio aggiungere lo strumento più importante, la destagionalizzazione, allungare il periodo di lavoro a Taormina e allo stesso tempo il centro storico, che non può essere soltanto di 900 metri in Corso Umberto e così ottimizzare i flussi e diluirli anche in altre aree, in modo che ci crei più lavoro, più attività e più economia”.

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