TAORMINA – Taormina si avvia a chiudere il 2024 sugli stessi numeri record del 2023, che fu l’anno del record di presenze in città. L’annuncio arriva dal presidente dell’Associazione Albergatori Taormina, Gerardo Schuler, ai microfoni di TaorminaNews24. La Perla dello Ionio vola verso un’altra annata storica con i dati del secondo semestre attesi da qui a breve e destinati, con molta probabilità, ad azzerare la leggera flessione del 3% che si era verificata nelle statistiche del periodo gennaio-giugno.
“Lo scorso anno – spiega Schuler in un’intervista al direttore di TN24, Emanuele Cammaroto – Taormina ha fatto il registrare il record di presenze e anche stavolta ci stiamo muovendo su quei numeri, sulla base delle ultime statistiche possiamo dire che probabilmente arriveremo di nuovo ad avere complessivamente Un milione e 350 mila pernottamenti in città. La stagione si è allungata, con un ottimo tasso di occupazione e quindi possiamo essere soddisfatti e guardare con ottimismo al 2025”.
Stati Uniti, intanto, sempre più dominanti nel movimento vacanziero che raggiunge Taormina: “E’ vero, il mercato americano è ormai dominante, al primo posto e sarà così anche nei prossimi anni. Ma intanto si sono affacciati anche mercati che per un periodo erano stati un pò titubanti a causa della pandemia, come l’Australia, e anche il mercato cinese ha ripreso ad affacciarsi su Taormina. E questo sarà un altro mercato che andrà a posizionarsi tra quelli principali per la città da qui in avanti”.
Taormina si gode il momento felice ma non dimentica gli anni terribili della pandemia: “Ricordiamoci sempre che usciamo da un’emergenza sanitaria senza precedenti e nessuno sapeva allora come sarebbero andate poi le cose, nessuno d’altronde immaginato che saremmo rimasti chiusi per un anno e mezzo. L’onda lunga della pandemia c’è stata, in quel caso evidentemente in termini negativi. Tuttavia, io ero ottimista anche allora e in quel momento ho acceso un mutuo. Non sapevamo quale sarebbe stata la prospettiva ma è sempre importante essere ottimisti”.
L’eco invece forte e positivo che non si ferma è quello del G7 2017: “A Taormina sono trascorsi 7 anni dal G7 ma prosegue l’effetto traino del turismo legato proprio al vertice dei potenti della terra svoltosi nel 2017 in questa città: “Si è parlato di Taormina a costo zero nel mondo intero, è stata una promozione eccezionale per il nostro territorio ma se ne continuare a parlare anche adesso, con la first lady che ha rilasciato un’intervista a Fox News in cui ha citato Taormina e l’ha nominata nel suo nuovo libro. E’ stato un passaggio preparato prima, è una fortuna e ci sarà, a questo punto, anche un’onda lunga su quei pochi minuti che hanno riguardato la bellezza di Taormina su Fox News. E ovviamente c’è da evidenziare la presenza recente di una troupe della CNN a Taormina. Non possiamo pensare che l’effetto White Lotus possa durare per altri 50 anni come fu con Il Padrino, serviranno anche altre produzioni in grado di promuovere la destinazione”.
E poi il fenomeno del lusso che avanza nel tessuto economico e commerciale della città: “E’ una tendenza con cui dobbiamo convivere e che va sfruttato. Bisogna essere favorevoli a chi investe su Taormina, a prescindere dal fatto che si tratti di compagnie italiane o straniere. Occorre quindi tenere il passo, dare servizi all’altezza e fare formazione del personale. I piccoli imprenditori devono adeguarsi ma allo stesso tempo mantenere la propria identità, rimanendo ambasciatori convinti del territorio e dell’identità di Taormina. Non siamo su piani alternativi, il prodotto originario della piccola azienda familiare deve andare avanti e coesistere con le nuove tendenze”.
“Noi con Villa Schuler siamo arrivati, insieme a mio figlio e mia moglie, alla quarta generazione di una gestione familiare, fatta di presenza continua e incontro quotidiano con i clienti. Stare vicini alla clientela e coccolarla, ed è una cosa che viene molto apprezzata. Ma è la stessa cosa che fanno altre aziende dell’hotellerie e della ristorazione, conoscere e parlare con il cliente, andando oltre le fredde procedure della fatturazione e del “grazie, arrivederci”.
Infine l’eterno tema di Taormina d’inverno: “La richiesta c’è – sottolinea il presidente Schuler -, per lavorare anche a novembre e dicembre. Ma per poterlo fare, oltre ad eventi e contratti con i tour operator, abbiamo bisogno di trovare delle soluzioni rispetto a delle norme vigenti, concernenti il lavoro, che possano mettere le aziende nella possibilità di lavorare nella bassa stagione con una copertura delle spese, e mi riferisco all’obbligo di passare i dipendenti dal tempo determinato al tempo indeterminato solo sforando un paio di giorni a dicembre. Siamo un mercato ad oggi normato in maniera troppo rigida e rispetto al quale si dovrebbero trovare delle deroghe, in linea con le dinamiche e le esigenze reali del mercato turistico”.