Mentre in Italia si continua a parlare della guerra raccontando tutto il contrario di tutto, come accadde già per il Covid, e si è passati dallo scontro tra i Sì Vax e i No Vax a quello tra chi vuole inviare le armi all’Ucraina, e chi invece “simpatizza” per il regime di Putin, proprio Vladimir (il Matto) Putin non smette di minacciare l’Occidente e la sua follia – già palesatasi nel modo più barbaro – potrebbe spingersi sino ai livelli più estremi.
In Russia ormai da qualche giorno stanno mandando in onda immagini su come potrebbero attaccare a suon di missili le capitali europee e quanto ci impiegherebbero a colpirle: Berlino in 106 secondi, Parigi in 200 secondi e Londra in 202 secondi. Il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, getta acqua sul fuoco e smorza i toni: “La Russia non minaccia nessuno con il nucleare, Mosca non è in guerra con la Nato”. Fatto sta che il clima sembra ben differente e poco conciliante, la tensa sale e ha raggiunto livelli mai visti dopo la seconda guerra mondiale.
La televisione di Stato russa e in particolare i talk show politici hanno abbandonato l’espressione “operazione militare speciale” ed iniziano a parlare di “guerra” e soprattutto di un possibile attacco nucleare per “difendersi” dagli Stati Uniti e dalla Nato. Così in una recente trasmissione è stata mandata in onda una infografica che mostra quanti secondi impiegherebbe la Russia a distruggere le principali capitali europee grazie al nuovo missile Sarmat, e stiamo parlando di un’arma ribattezzata “Satana 2”, con un nome che è tutto un programma e non necessita di ulteriori commenti.
Secondo Rsi, Radiotelevisione svizzera, Mosca dispone oggi di missili di tutte le gamme tra i quali gli intercontinentali Sarmat (che per la Nato sono gli Ss-X-30 Satan 2) che hanno una portata di 18.000 chilometri.
Progettati per eludere le difese missilistiche avversarie grazie ad una fase di salita più breve, i Satan 2 sono pensati per trasportare fino a 15 testate nucleari o 24 dispositivi d’inganno. Con un raggio d’azione di circa 18.000 km, il Sarmat, missile bistadio a propellente liquido del peso di oltre 200 tonnellate al lancio e con un carico utile di 10, è in grado di colpire qualsiasi punto del globo eludendo le difese (specie quelle Usa oggi in servizio), semplicemente ricorrendo ad una traiettoria che passi al di sopra del polo sud terrestre, zona non coperta da alcun apparato radar di “early warning” o sistema missilistico difensivo.