TAORMINA – Nei giorni della vendita dei locali dell’ex Oratorio San Giorgio, i Salesiani tornano in primo piano nelle cronache di Taormina e noi la scena abbiamo voluto idealmente riconsegnarla al volto buono e meritevole dei padri Salesiani: a chi, come don Enzo Biuso, ha portato per tanti anni in modo esemplare in questa città la parola di Dio e si è fatto interprete impeccabile del messaggio di Don Bosco per i giovani.
Lo storico direttore dei Salesiani di Taormina, don Enzo, ha inviato questa mattina al direttore di TN24, Emanuele Cammaroto, questo messaggio.
“Caro Emanuele grazie. E’ la parola che racchiude il senso di riconoscenza per ciò che hai scritto con senso di libertà ed amore verso don Bosco. Grazie a quanti hanno condiviso queste riflessioni con senso di stima verso i Salesiani, le esperienze e gli anni vissuti a Taormina. Cento anni fa il parroco del tempo, Padre Marziani, credette nei Salesiani per arginare quello che succedeva in città verso i ragazzi con l’arrivo dei “forestieri”. Leggendo un opuscolo di Padre Marziani, indirizzato ai suoi concittadini, rifletto quanto aveva a cuore la sua Taormina. Voglio esprimere la mia stima anche verso il parroco Padre Carmelo Lupò che con coraggio ha guardato al futuro dei giovani di Taormina ricreando il “Centro Parrocchiale “, credendo nella Provvidenza e sensibilizzando tanti animatori per le attività. Grazie”.
Siamo noi che diciamo grazie a te, caro don Enzo. Ed è un plauso sincero che gli rivolge, anzi gli rinnova una volta di più, l’intera comunità di Taormina, per aver servito con tanto amore ed incrollabile dedizione questa città, i suoi giovani e la sua gente tutta. Ieri come oggi la differenza la fanno le persone che ci mettono la faccia e l’anima al servizio della collettività. Le persone speciali, come don Enzo Biuso e gli altri padri salesiani, e come padre Carmelo Lupò, sacerdoti che hanno saputo lasciare un segno a Taormina perché si sono spesi per gli altri senza mai lesinare energie e sono stati capaci di gettare il cuore oltre ogni ostacolo. Uomini di buona volontà che si sono assunti la responsabilità di stare al fianco dei giovani e di aiutarli a crescere, li hanno accompagnati alla vita portando il verbo delle buone cose ed insegnando l’ineludibilità dei valori umani. Dalla famiglia salesiana di ieri alla comunità parrocchiale di oggi, questi educatori sono una presenza incastonata come una pietra preziosa nel libro della vita.