Pasqua e i ponti primaverili riaccendono la voglia di partire: oltre 11 milioni di italiani hanno deciso di concedersi una vacanza. La scelta è chiara: con la ricerca di relax, autenticità e quel mix perfetto di natura, buona tavola e ospitalità su misura. In crescita la domanda per strutture che offrono esperienze enogastronomiche, servizi benessere e soggiorni personalizzati.
“La permanenza media negli hotel – ha evidenziato il general manager di Egmont Viaggi, Nicola Salerno – sale a tre notti e le prenotazioni, anche da parte dei turisti stranieri, arrivano con largo anticipo. Un buon segnale, anche se il settore inizia ad avvertire una frenata, legata soprattutto al calo della domanda interna. A risentirne di più sono le destinazioni minori, spesso fuori dai grandi circuiti turistici, dove la presenza degli italiani è fondamentale per l’economia locale”.
Viaggiare sì, ma con intelligenza. I rincari sui trasporti sono significativi: +51% per i treni, +86% per i pullman, +60% per i voli nazionali e +41% per quelli internazionali. Ma gli italiani non rinunciano a partire: si adattano, cercano soluzioni più flessibili e convenienti. In molti scelgono l’ospitalità di amici e parenti o affittano appartamenti, ancora più economici degli hotel, anche se i prezzi delle case vacanza sono aumentati fino al 24% rispetto all’anno scorso.
L’Italia resta nel cuore dei viaggiatori stranieri. “L’Italia continua a rappresentare una scelta importante per il turismo estivo, con Sicilia e Sardegna tra le mete più prenotate. Città d’arte come Roma e Firenze continuano a brillare, con un incremento medio dell’1,4% nei pernottamenti. Roma è la destinazione preferita da francesi, spagnoli e americani; tedeschi e britannici puntano anche su Milano e le zone dei laghi”.
Taormina tra le mete preferite. In Sicilia è ancora una volta Taormina la destinazione principale dei flussi vacanzieri di Pasqua. Tra le altre mete italiane spicca Napoli, che accoglierà un milione di turisti tra Pasqua e il primo maggio, con numeri in forte crescita soprattutto da Germania e Regno Unito. Anche Venezia resta al top: oltre il 70% delle strutture è già occupato, grazie all’afflusso di visitatori tedeschi, austriaci e francesi.