HomeAttualità e CronacaRocco Forte a Taormina con un partner: c'è il fondo Pif

Rocco Forte a Taormina con un partner: c’è il fondo Pif

TAORMINA – Il punto di svolta per l’approdo di Rocco Forte a Taormina potrebbe arrivare nei prossimi mesi da un investimento in tandem con un nuovo socio. L’imprenditore italo-inglese, che da tempo punta ad acquisire un hotel nella Perla dello Ionio, starebbe cercando un partner con il quale effettuare una serie di investimenti per allargare ulteriormente l’orizzonte della sua catena alberghiera.

Sir Forte, a quanto risulta, avrebbe ormai ristretto a tre interlocutori la lista dalla quale uscirà il suo nuovo socio. La strategia è quella di far entrare nella holding un partner di minoranza, mantenendo ovviamente il controllo della maggioranza del gruppo. Attraverso questo nuovo apporto si rafforzerebbe in termini potenzialmente esponenziali l’asset della società proprietaria (e co-proprietaria) di esclusivi hotel di lusso a 5 stelle. Rocco Forte Hotels viene ritenuto uno dei più forti ed apprezzati operatori di hotel ultra-lusso in Europa con 12 proprietà a 5 stelle.

Il nome che ha maggiori chance in questo momento per affiancare Forte – stando a quanto anticipato dal Corriere della Sera – sarebbe quello del fondo sovrano saudita PIF, Public Investiment Fund, che gestisce investimenti per 620 miliardi di dollari, che punta sul turismo di lusso in chiave sostenibile (tra le sue partecipazioni c’è anche Accor) e vede nel suo board il ministro del Turismo Ahmed bin Aqeel Al-Khateeb.

“La trattativa, affidata a Rothschild, verte soprattutto sui diritti del nuovo investitore quanto a governance e futura valorizzazione della quota”, ha aggiunto il Corriere della Sera.

Rocco Forte aprirà nel 2023 un altro hotel in Italia, il The Carlton, a Milano, in via della Spiga: la struttura avrà 70 camere e suite, un ristorante, un lounge bar, un centro benessere con palestra e spa, un bar con terrazza all’ultimo piano. L’agenda di Forte prevede, in seguito, l’avvio di un’altra struttura da lanciare in Puglia e poi nel 2024 un hotel in Sardegna.

Ma il grande sogno, anzi un obiettivo vero e proprio, rimane quello di individuare un hotel da rilevare a Taormina. E’ una volontà che da tempo l’imprenditore ha palesato e che ha confermato pubblicamente al sindaco di Taormina, Mario Bolognari, al quale ha evidenziato che ritiene strategico un investimento in questa parte della Sicilia, nel primo polo turistico dell’isola, in una zona che non sarebbe in competizione con le strutture ricettive di Sciacca. Sino a questo momento, dopo il primo tentativo fatto a suo tempo con il San Domenico, poi acquisito da Giuseppe Statuto, Forte si è fermato a qualche sondaggio con delle strutture la cui proprietà (almeno in due casi) chiedeva “la luna” e le trattative si sono interrotte prima ancora di entrare nella fase calda. I prossimi mesi, però, potrebbero riservare delle novità in tal senso per un matrimonio, quello tra Forte e Taormina, più volte chiacchierato e che sinora non si è ancora celebrato.

Di certo lo stile e la lungimiranza di Sir Forte, unitamente alla solidità progettuale della holding italo-britannica, potrebbero alzare ulteriormente il livello dell’hotellerie di Taormina, che già vanta delle presenze di prestigio sul proprio territorio e potrebbe così contare su un’altra addizione internazionale di assoluto rilievo. Se poi Forte dovesse chiudere un’intesa con il fondo saudita PIF, si aprirebbero prospettive di straordinaria importanza.

Al momento Forte, ricordiamo, possiede 14 hotel di lusso, in Italia e in altri Stati europei: l’Hotel de Russie, l’Hotel de la Ville ed il Rocco Forte House a Roma, Hotel Savoy a Firenze, Villa Igiea a Palermo, Masseria Torre Maizza a Savelletri, Verdura Resort e Rocco Forte Private Villas a Sciacca, Hotel Amigo a Bruxelles (Belgio), Tha Balmoral a Edimburgo (Gran Bretagna), Brown’s Hotel a Londra (Gran Bretagna), The Carles Hotel a Monaco di Baviera (Germania) Hotel de Rome a Berlino (Germania) e Hotel Astoria a San Pietroburgo (Russia). Nella lista si aggiungerà anche Taormina? E’ uno scenario non ancora imminente ma più che possibile.

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