TAORMINA – Si va delineando la prospettiva di una gestione della raccolta rifiuti a Taormina ancora a cura di Asm. L’indizio emerge dalla riunione svoltasi nelle scorse ore a Messina, con la “regia” del sindaco di Taormina, Cateno De Luca alla presenza dei sindaci della provincia.
“Oggi, in SRR Messina Area Metropolitana – ha spiegato De Luca – i sindaci che hanno in scadenza i contratti con i gestori privati della raccolta dei rifiuti hanno preso atto che solo le scelte comuni orientate alla gestione pubblicistica garantiscono efficienza efficacia economicità e qualità. Si è quindi deciso di proporre un modello gestionale che possa prevedere anche la gestione in house mediante società pubbliche, e comunque secondo un piano economico che tenga conto delle peculiarità del territorio ancorché la SRR comprenda territori non omogenei. Si procederà alla modifica del piano d’ambito ed all’individuazione del modello gestionale migliore anche valorizzando le esperienze locali che fino ad oggi hanno evidenziato come la città di Messina riesce a fare la differenza in termini amministrativi e gestionali”.
“Stiamo cercando – ha aggiunto De Luca in merito alle future scelte per i comuni siciliani – di individuare soluzioni che evitino il crescente strozzinaggio degli utenti e l’arricchimento di gestori privati senza scrupoli che spesso taglieggiano i lavoratori e truffano i comuni. Per martedì 21 gennaio è stata convocata l’assemblea di tutti i Sindaci del SRR per condividere questa scelta innovativa e di buon senso”.
In buona sostanza De Luca spinge per l’opportunità di una gestione in house del servizio nei comuni, non solo (ma anche) a Taormina e ora si cerca di arrivare ad una soluzione legislativa che, attraverso il relativo passaggio di una norma all’Ars, possa dare la “benedizione” formale a questa tipologia soluzione. E, come detto, a Taormina “la gestione in house mediante società pubbliche” di cui parla il leader di Sud chiama Nord avverrebbe proprio tramite Asm, che al momento gestisce la raccolta rifiuti mediante un provvedimento ponte e potrebbe proiettarsi verso una nuova fase, invece, pluriennale di affidamento delle attività di nettezza urbana.
