TAORMINA – “Il metodo De Luca? La situazione a Taormina? E’ ancora troppo presto per tirare le somme”. Lo afferma a TN24 Andrea Raneri, ex vicesindaco di Taormina.
“A maggio – spiega Raneri -, quando saranno trascorsi due anni di governo della città, si avranno gli elementi necessari per un quadro abbastanza chiaro sui risultati della cosiddetta buona amministrazione. Certamente, ritengo, sia necessario porre le basi per costruire un’alternativa di governo (puntando sui giovani “locali”) che sappia coniugare la capacità amministrativa alla buona politica”.
“La buona politica è quella capace di coinvolgere e di aggregare e confrontarsi, e alla fine quindi sa tirare fuori la migliore sintesi, il miglior percorso e il migliore risultato. E’ in questa direzione che bisogna andare”.
Raneri individua le premesse per “l’alternativa politica” al governo del leader di Sud chiama Nord ma invita, intanto, alla prudenza nelle valutazioni e i giudizi, rimandando ai prossimi mesi le prime conclusioni sullo scenario al palazzo municipale e quindi anche nello scacchiere politico per il futuro: “Si può essere un bravo amministratore e contemporaneamente un pessimo politico. Attenzione perché poi è anche necessario convincere i cittadini taorminesi che ci sono persone, uomini e donne figli di questo paese in grado di gestire la cosa pubblica e contemporaneamente sviluppare un progetto serio in grado di creare la nuova classe dirigente del futuro. Le opposizioni servono a questo. Dimostrare che si è capaci è migliori di chi attualmente amministra la città. Aspettiamo la primavera….”.
