TAORMINA – La via di fuga da realizzare per salvare Trappitello dall’assalto dei mezzi pesanti nel lungo periodo dei lavori per la nuova linea ferroviaria, potrebbe saltare in extremis, e il Comune di Taormina va in pressing sulla Regione Siciliana e sul Governo Draghi per evitare la beffa. Si cercherà di convincere le Ferrovie dello Stato, Italferr e la ditta incaricata a fare dietrofront e a confermare l’impegno a suo tempo preso in sede di conferenza dei servizi.
All’orizzonte c’è il rischio che i mezzi pesanti debbano transitare tutti dalla SS185 rendendo, a quel punto, “infernale” la situazione nella strada principale di Trappitello, Il Comune di Taormina ritiene che non si possa prescindere dal mettere in atto la pista da cantiere che in alternativa alla SS185 correrebbe nella zona di Santa Venera, alle spalle dell’attuale rete viaria di Trappitello.
A lanciare la protesta è stato, in particolare, il vicesindaco di Taormina, Enzo Scibilia, che in queste ore si è fatto promotore della nascita di un comitato spontaneo di cittadini a salvaguardia di Trappitello.
Da Taormina è partito in queste ore il pressing istituzionale su Palermo e Roma e sono stati attivati i contatti con l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone ma anche con Giancarlo Cancelleri, viceministro e sottosegretario di Stato alle Infrastrutture e alla Mobilità sostenibile. Si punta, in particolare, su una possibile mediazione da parte dell’esponente siciliano del governo Draghi.