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Ponte radio Taormina, Manuli in Consiglio: “Nessuna risposta alla mia richiesta di accesso agli atti”. E finisce la seduta…

TAORMINA – Come sempre, il copione delle dinamiche del palazzo municipale di Taormina è abbastanza teatrale ma anche piuttosto prevedibile. Detto, fatto. E nella serata in cui TN24 riaccende i riflettori sulla questione irrisolta del ponte radio della Protezione Civile messo fuori uso da “terzi” e ancora adesso staccato, il consigliere comunale Luca Manuli torna a chiedere risposte in aula e in Consiglio comunale va in scena il “rompete le righe” immediato, con la seduta che si chiude mezzo secondo dopo, senza risposte.

Nelle ultime battute della seduta il consigliere Manuli ha preso la parola e sollecitato un riscontro alla sua richiesta di accesso agli atti, presentata il 14 marzo scorso.

“Chiedo al segretario – se si può avere risposta alle richieste di documentazioni fatte. In particolare si chiede riscontro sul ponte radio. Nessuna risposta… Sarebbe opportuno anche per trasparenza dare riscontro. La richiesta è del 14 marzo e ad oggi non si è avuta ancora nessun tipo di informazione in merito”. Il segretario generale Giuseppe Bartorilla a quel punto chiede di cosa si tratta, non ricordava a quale mail si riferisse il consigliere. Volge lo sguardo al suo computer e insomma “casca dal pero”.

Nel frattempo il Consiglio comunale, come detto, finisce, senza degnare il consigliere di una risposta, neppure telegrafica. E d’altronde mica potevano dire a Manuli che il Comune di Taormina sa tutto del black-out al ponte radio e alla videosorveglianza ma le carte se l’è conservate nel cassetto, con la convinzione che il caso sarebbe poi annacquato e finito nel dimenticatoio.

Il nostro amico Bartorilla lo conosciamo da molto, molto, tempo e meglio di tutti da queste parti e pure del sindaco: è un professionista in gamba e anche molto sicuro dei suoi mezzi, “ordini di scuderia” – diciamo affettuosamente così – impongono a lui e nel palazzo la già detta linea dei “finti tonti”. Il segretario prende tempo in modalità “smemoranda” ma pur in ritardo, alla fine, farà il suo dovere. Anche perché lo sa che alternative non ne ha. E su questa vicenda il tempo in cui poter tergiversare e “giochicchiare”, per lui e per l’Amministrazione comunale è come una bella clessidra che si è interamente rovesciata.

Gli atti richiesti da Manuli, e che sinora non gli sono stati dati, ricostruiscono in termini ben precisi la vicenda del ponte radio. E i cittadini aspettano risposte.

Il ponte radio della Protezione Civile (come pure il sistema di videosorveglianza, rimasto fuori uso per un mese e mezzo) viene staccato da “terzi” e il Comune di Taormina non si preoccupa di farlo ripristinare, infischiandosene altamente del fatto che qualcuno possa mettere mano quando vuole e come vuole a strumentazioni strategiche per la sicurezza della popolazione.

C’era una volta la cesoia Amazon che apparteneva in esclusiva al sindaco Cateno De Luca e che adesso chiunque, evidentemente, può permettersi di maneggiare allegramente. E allora, step by step, si va alla stretta finale della storia. In questa terra d’amuri a volte l’esercito di liberazione non parte, cambia strada o si scansa. E la mediocrità degli accoliti non aiuta il liberatore a comprendere bene che non si possono dare lectio magistralis di equità per poi fare due pesi e due misure. Il rispetto delle leggi e delle regole vale per tutti, nessuno escluso. In fondo lo diceva anche San Gaetano, santo protettore di questo tempo…

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