Il coordinatore regionale della Lega, Nino Germanà, esalta la prospettiva della realizzazione del Ponte sullo Stretto: “Immaginate un treno che ogni ora colleghi Bologna al centro di Taormina, in meno di 7 ore, con fermate a Firenze, Roma, Napoli, tutto l’anno, cosa significherebbe per l’accessibilità turistica e dei siciliani. Ponte e Libertà!”. E su queste parole arriva la risposta di Ivano Cantello, assessore del Comune di Giardini Naxos e già consigliere comunale della Città di Messina.
“Germanà sogna i treni per Taormina, ma dimentica i disservizi quotidiani dei siciliani”, afferma Cantello.
“Premetto che non sono affatto contrario alle grandi opere – spiega Cantello in una nota – Tuttavia, mentre il senatore Germanà continua a vendere sogni e a decantare le magnifiche sorti progressive del Ponte sullo Stretto, la realtà dei siciliani è ben diversa. È facile immaginare treni veloci tra Bologna e Taormina, molto meno facile è trovare un oncologo o un pediatra disponibile, un pronto soccorso funzionante o una scuola con servizi adeguati nei nostri territori. Il senatore Germanà parla di “libertà” e “accessibilità turistica”, ma si guarda bene dal citare i veri effetti dell’autonomia differenziata che la sua forza politica sta imponendo al Paese: un’Italia a due velocità, dove i cittadini del Sud sono trattati come cittadini di serie B”.
“Nella sanità – prosegue Cantello -, le disuguaglianze sono sotto gli occhi di tutti: le liste d’attesa negli ospedali siciliani sono infinite, mancano medici e personale sanitario, e i cittadini sono costretti a migrare al Nord per curarsi, con costi umani ed economici insostenibili. Nell’istruzione, il divario è altrettanto drammatico: scuole con infrastrutture obsolete, carenza cronica di docenti e un tasso di dispersione scolastica tra i più alti d’Europa. L’autonomia differenziata aggraverà tutto questo, lasciando ancora più risorse al Nord e abbandonando il Sud al proprio destino. Il Ponte sullo Stretto può anche essere un’opera affascinante nei rendering e negli slogan elettorali, ma non potrà mai essere una priorità se prima non si garantisce equità, diritti e dignità ai cittadini del Mezzogiorno”.
“La verità – conclude Cantello – è che i siciliani non hanno bisogno di illusioni ferroviarie o di proclami da convegno: chiedono scuole, ospedali, trasporti locali efficienti e servizi pubblici all’altezza. E chiedono rispetto”, conclude Cantello.