HomeEuronews"Pillola al veleno" per Elon Musk: la scalata a Twitter si complica

“Pillola al veleno” per Elon Musk: la scalata a Twitter si complica

Stanno provando a fermarlo in ogni modo ma probabilmente non hanno ancora capito con chi hanno a che fare. Oppure lo hanno capito benissimo e vogliono soltanto alzare la posta e costrigerlo a spendere quanti più soldi possibili. Ormai è sfida totale tra gli attuali proprietari di Twitter e Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo, che detiene il 9% del social media con sede a San Francisco e ha deciso di prendersi il social network.

Il consiglio di amministrazione di Twitter – fondata il 15 luglio 2006 – ha approvato una cosidetta “poison pill” (letteralmente: pillola di veleno), una misura che rende difficile per chiunque, incluso il patron di Tesla, salire a oltre il 15% della società che cinguetta. Un ostacolo in più, insomma, nella corsa all’acquisto del social e c’è da vedere se sarà un modo per convincere Musk a desistere dai suoi propositi o se, come pare possibile, il magnate sarà ancora più determinato di prima a portare a compimento la sua operazione.

Paul Harloff, esperto di Associated Press ha riassunto così la situazione: “Questo rende solo molto più costoso per Musk l’acquisto della società. Ma non significa che Twitter non negozierà alla fine un accordo con lui, ma questo dà loro un po’ più di influenza e possono costringerlo ad aumentare la sua offerta, anche se Musk ha detto che 54,20 dollari per azione è la sua offerta finale. Elon Musk è una persona che è nota per cambiare idea, quindi potrebbe arrivare persino con un’offerta più alta”.

Nel 2021 è diventato l’uomo più ricco del mondo e chi ha raggiunto questo titolo difficilmente si arrende anche quando provano a sbarrargli la strada. Con 243 miliardi di dollari ha spodestato, d’altronde, dal podio non uno qualsiasi ma il fondatore di Amazon, Jeff Bezos, del Bloomberg billionaires index, nell’elenco dei paperoni il cui patrimonio viene aggiornato in tempo reale in base alle quotazioni di Borsa. Musk, sempre in tempi recenti ha anche realizzato il primo volo di soli civili nello spazio e ha raggiunto la soglia di mille miliardi di capitalizzazione di mercato con Tesla, la società automobilistica di cui è fondatore.

Un’offerta da 43 miliardi di dollari è la “lucida follia” finanziaria – come qualcuno l’ha definita – messa sul tavolo da Musk per comprare il 100% delle azioni di Twitter. La proposta di acquisto del social da parte di Elon Musk è contenuta in una lettera inviata al presidente dell’azienda, Bret Taylor: «Ho investito in Twitter perché credo nel suo potenziale di diventare la piattaforma cardine per la libertà di parola in tutto il mondo, un imperativo sociale per una democrazia funzionante», ha detto il fondatore di Tesla, che pochi giorni fa ha già acquistato il 9% delle azioni. «Tuttavia – ha aggiunto – da quando ho fatto il mio investimento mi rendo conto che l’azienda non potrà né prosperare né servire questo imperativo sociale nella sua forma attuale. Twitter ha bisogno di essere trasformato in una società privata». Musk ha quindi svelato il suo piano: trasformare uno dei social più potenti e più seguiti in un’azienda privata. E ora c’è chi teme che, se l’operazione andrà in porto, ci sarà il rischio di doversi fronteggiare con un nuovo The Truth – il social fondato dalla Trump Media and Technology dopo che l’ex presidente Usa era stato bannato dalle altre piattaforme -, ma molto più efficace e potente, in grado di raggiungere centinaia di milioni di utenti.

Bisogna anche dire che il punto di forza di Twitter, finora, è stato quello di saper dare voci a fazioni contrapposte in modo bilanciato. Tanto che il social è diventato una risorsa importante per avere notizie e informazioni sull’attualità, e viene utilizzato da leader di stato e personaggi pubblici. Resterà da capire come sarà possibile garantire la stessa trasparenza, se verrà trasformato in un’azienda privata. Ed ecco che si vuole sbarrara la strada a Musk: resta da capire ora se il fondatore di Tesla riuscirà a prendersi davvero l’intero pacchetto azionario della società e ribaltare il mondo di Twitter, con tutti gli annessi e connessi che ciò potrebbe comportare.

ARTICOLI CORRELATI

POTREBBE INTERESSARTI

SEGUICI SUI NOSTRI SOCIAL

35,880FansMi piace
14,200FollowerSegui