TAORMINA – Il Comune di Taormina accelera l’iter per l’adozione del nuovo piano urbanistico della città. L’Amministrazione ha affidato alcuni incarichi a professionisti chiamati alla preparazione degli atti propedeutici alla stesura del Piano Urbanistico Generale (PUG). Lo strumento urbanistico al momento ancora vigente a Taormina è l’allora del Prg approvato nel 1976, praticamente mezzo secolo fa e tenendo anche conto che la stesura di quel piano risale agli Anni Sessanta. Nel 2004 il Consiglio comunale aveva poi approvato un nuovo Prg, stravolto però con 168 emendamenti in aula rispetto alla stesura iniziale e poi bocciato dall’Assessorato al Territorio ed Ambiente.
La casa municipale aveva già dato incarico nelle scorse settimane ad un professionista messinese, il geologo Salvatore Andronaco, di effettuare uno studio geologico con indagini geofisiche sul territorio. Adesso sono stati incaricati l’agronomo Giacomo Agostino Chillemi, di Santa Teresa di Riva per la redazione dello studio Agricolo Forestale, ed il geologo Antonio Chianese, residente a Barcellona Pozzo di Gotto per la redazione dello studio di Compatibilità Idraulica.
Così l’esecutivo stringe i tempi per l’attuazione del Pug ed in questa direzione ha ottenuto nella fase finale del 2022, dal Dipartimento regionale Urbanistica dell’Assessorato del Territorio e dell’Ambiente, 37mila 500 euro per la redazione, revisione e rielaborazione della pianificazione territoriale. Una cifra destinata a coprire le spese per gli incarichi ai professionisti, per i relativi studi e la valutazione ambientale strategica (Vas) e la valutazione di incidenza ambientale (Vinca).
L’iter viene seguito – d’intesa con il sindaco Mario Bolognari – dall’assessore Graziella Longo. La figlia del compianto prof. Eugenio Longo, storico primo cittadino di Taormina, lavora lontana dai riflettori per far approdare alla svolta un iter che ha un’importanza non secondaria. L’avv. Longo è impegnata nel tentativo di colmare un vuoto strategico e programmatico, per restituire alla Città di Taormina un piano urbanistico che non può più continuare ad essere quello attuale, vecchio di mezzo secolo fa.
In questi ultimi mesi di legislatura l’Amministrazione potrebbe centrare un obiettivo che sin dalla campagna elettorale del 2018 era stato indicato proprio nella volontà di avviare la revisione dello strumento urbanistico.
Taormina, ad oggi, ha un piano del tutto superato e inadeguato e soffre per l’assenza di norme di salvaguardia. Il Prg esitato nel 1976 aveva liberato e reso edificabili diverse aree in previsione di un boom residenziale che poi non c’è mai stato e si prevedeva che Taormina sarebbe arrivata ad oltre 20 mila abitanti, quando in realtà non è andata oltre i quasi 11 mila (di cui una parte sono residenti stagionali). Ciò nonostante diverse zone sono rimaste edificabili e la cementificazione si è portata via diversi scorci paesaggistici di rilievo della città.
